Siberian Husky

Il Siberian Husky è un cane di taglia media di lontana origine siberiana. È una razza da lavoro, anche se è diventato fra i più apprezzati cani da compagnia.

Gli splendidi occhi azzurri e il tipico disegno del manto, tratti distintivi del Siberian Husky, fanno subito pensare a paesaggi invernali e corse con le slitte. Eppure è sempre più frequente incontrare queste bellezze nordiche in luoghi più caldi o addirittura in città.

Riconoscere un Siberian Husky è semplice anche per chi non se ne intende di cani, grazie al suo tipico aspetto da cane da slitta e le fattezze nordiche. Il suo pelo composto da due strati lo protegge al meglio dal freddo. Il suo sottopelo, generalmente bianco o biancastro, si rinnova completamente una o due volte l’anno. Lo sfregamento dei peli sottili durante il movimento genera calore d’attrito, il quale viene immagazzinato dallo strato di pelo superiore. Questo è di media lunghezza e può essere di diversi colori: dal bianco, al rosso al nero. La maggior parte dei Siberian Husky ha sul dorso un vistoso disegno che sfuma verso il bianco su petto e ventre, sulla testa hanno spesso una cosiddetta “maschera” colorata.

Oltre ai tipici occhi azzurri, i Siberian Husky possono avere occhi color ambra o talvolta eterocromi, ossia uno azzurro e uno marrone. La forma arrotondata della coda è chiamata dagli esperti “a falce”. Anche le zampe sono adatte al freddo siberiano: rispetto a quelle dei cani di grandezza simile sono più piccole, disperdendo meno calore.

Gli antenati degli Husky di oggi hanno origini siberiane: un tempo infatti erano gli insostituibili accompagnatori dei popoli nomadi e allevati per il traino delle slitte. Spesso si confonde un Siberian Husky con il meno conosciuto Alaskan Malamute, collega nel traino delle slitte e che ricorda l’Husky nel manto e nelle proporzioni. L’Husky però è un Alaskan Malamute in miniatura: quest’ultimo infatti arriva spesso ai 43 kg di peso, mentre il Siberian Husky pesa dai 15 ai 28 kg al massimo, con un’altezza al garrese di circa 50- 60 cm.

Nel 1909 questi instancabili animali raggiunsero la celebrità quando il mercante siberiano di pellicce William Goosak si presentò con i suoi cani alla gara di traino “All Alaska Sweepstakes”. In principio venne deriso per le piccole dimensioni dei suoi cani rispetto a quelle del più conosciuto Alaskan Malamute, ma ben presto, durante la difficile corsa lunga 408 km, l’atteggiamento del pubblico cambiò: egli infatti stupì tutti arrivando terzo. Negli anni seguenti questi cani di origine siberiana continuarono a riscuotere successo nelle corse, così il musher norvegese Leonhard Seppala fondò il primo allevamento ufficiale in Alaska con i cani di William Goosak.

Un episodio che contribuì alla definitiva consacrazione di questa razza risale al gennaio 1925, quando a Nome, in Alaska, scoppiò un'epidemia di difterite: a causa delle pessime condizioni climatiche era impossibile raggiungere la città. Fu quindi organizzata una staffetta di slitte, alcune delle quali trainate da Siberian Husky, che riuscirono a far giungere in tempo il siero anti-difterico. In questa staffetta si distinsero due capomuta diventati leggendari, Balto e Togo.

Sulle vicende di Balto è stato realizzato, nel 1995, un film d'animazione omonimo diretto da Simon Wells e prodotto da Steven Spielberg, che riprende in parte la storia e dove viene ritratto come un ibrido di lupo. Altra trasposizione cinematografica che riprende le sue vicende è il film, del 2020, "Balto e Togo - La leggenda", diretto da Brian Presley. Balto, essendo il cane che completò la corsa a Nome, divenne così famoso e fu onorato anche con una statua nel Central Park di New York, realizzata 1927 da Frederick George Roth, noto scultore di animali dell'epoca.

Il Siberian Husky viene associato alle corse con le slitte, perchè è un vero campione in questa attività: riesce a trainare nove volte il suo peso, ha un ottimo senso dell’orientamento rispetto a quello degli altri cani, molto importante quando il paesaggio è coperto di neve, e ancora oggi per le sue qualità viene scelto dagli Inuit come fedele compagno. Generalmente è un cane per famiglie e viene cresciuto in casa, sviluppando così anche un grande legame con i membri della famiglia.

Di natura mite e gioviale, gli adulti non di rado mostrano il loro lato dignitoso e orgoglioso. La sua natura lo porta ad essere generalmente ben disposto verso cani e verso il proprio nucleo familiare: può essere infatti un ottimo compagno di giochi per i bambini. Nei confronti di persone estranee è tipico riscontrare indifferenza, ma mai paura o aggressività. Benché sia un po' testardo, come tutti i cani nordici, può essere educato. Nonostante il carattere amichevole, non è semplice da gestire e ha un forte istinto predatorio.

La bassa tempra, la bassa aggressività, l'assenza di territorialità fanno di lui un pessimo guardiano che, al più, potrà abbaiare con una timida diffidenza all'arrivo di un estraneo. Queste bellezze nordiche sanno abbaiare molto bene, tuttavia possono richiamare l’attenzione attraverso ululati simili a quelli dei lupi.

Per la sua natura, che lo vede impiegato per il traino delle slitte in percorsi di media e lunga distanza e in territori climaticamente ostili, l'animale ha il bisogno continuo di "esplorare" il territorio che lo circonda, che gli consente di fare rientro al suo accampamento. Quindi, questi animali sono molto felici di muoversi. Un Siberian Husky annoiato si cercherà da solo un’occupazione, cosa che potrebbe causare dei problemi.

L'husky si caratterizza di una spiccata intelligenza, nonostante la sua bassa docilità (attitudine ad eseguire i comandi), e di un vivace acume che lo rendono un mago dell'evasione e del problem solving.

Altre curiositá:
- Esistono gli husky "speciali": Il pelo degli "speciali" ha come principale caratteristica il modo in cui è distribuito il colore, eccetto uno: il "sable" è un colore vero e proprio e comprende gli husky dal manto biondo e gli husky dal manto carbonato (color zibellino). Gli altri sono: "piebald" cioè Husky bianchi con poche macchie sul capo e sul corpo; "splash coat" con macchie diffuse, un po' come se della vernice fosse caduta e avesse tinto il cane; e "saddle backs", ovvero gli husky con la "sella": una macchia più scura sul dorso, somigliante, appunto, a una sella.

- Gli Husky bianchi presentano un manto tutto bianco che può essere di una tonalità molto lumiosa (bianco puro) o assumere sfumature crema (bianco isabella). Molti credono erroneamente che gli husky bianchi siano albini, in realtà il loro pelo è di un rosso estremamente diluito.

- Gli husky urlano perché sono discendenti dei lupi, che notoriamente ululano per comunicare. In realtà tutti i cani discendono dai lupi, ma gli Husky condividono una vicinanza genetica particolarmente forte con l'ormai estinto lupo Taimyr. Come tali, comunicano allo stesso modo.

- Il Siberian Husky a volte scappa, ma ciò non deve essere interpretato come una fuga dal proprietario, che anzi si affeziona moltissimo a lui (come qualsiasi cane), ma come voglia di camminare e viaggiare. Nel momento in cui "scappa", l'husky non vuole allontanarsi dal suo padrone, vuole solo guardare il mondo.


stella

853 blog messaggi

Commenti