Rastoke è un villaggio di mulini ad acqua situato dove le acque blu-verdi del fiume Slunjcica confluiscono nel fiume Korana. Lungo soli 6,5 chilometri, nonostante il suo breve corso ha saputo creare alcuni dei paesaggi più spettacolari della Croazia. Nel punto in cui si riversa nella Korana, dà vita ad una sinfonia naturale di 23 cascate e una miriade di rapide nelle quali l'acqua, scorrendo fragorosa, allegra, gioiosa e festante, celebra la vita in tutto il suo splendore in quel di Rastoke.
Nel villaggio Rastoke si verificano fenomeni naturali simili a quelli dei laghi di Plitvice ed è per questo noto anche come "Plitvice in miniatura" ed è collegato ai laghi di Plitvice dal fiume Korana. Le bellezze naturali più belle e attraenti sono spesso in qualche modo nascoste all'occhio umano, occupano posizioni segrete e nascoste, remote e inaccessibili, come se da ciò dipendesse la loro sopravvivenza.
Ed è proprio questo isolamento a renderli ancora più impressionanti, come se si entrasse in un mondo nuovo e diverso che appartiene a una dimensione completamente diversa. I Rastoke sono così. Qui il fiume Slunjčica biforca sopra le barriere di travertino e sfocia nella Korana, per questo motivo lì si sono formati numerosi laghi, cascate e rapide, tra i quali gli abitanti hanno posto le loro abitazioni e i mulini.
La maggior parte delle case è stata costruita tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Per le sue straordinarie bellezze naturali e la tradizione storica, nel 1962 il villaggio di Rastoke è stato posto sotto la protezione della Direzione statale per il patrimonio culturale e storico.
Nel silenzio di quest'oasi verde-azzurra sono nate tante leggende, la più famosa delle quali è quella che parla delle ninfe di Rastoke. Queste timide creature dei boschi vivono a Rastoke e nei suoi dintorni dalla notte dei tempi; e siccome si rifugiano dalla presenza dell'uomo, durante la notte sono particolarmente vivaci.
La gente del posto racconta che di notte, mentre i mulini macinavano senza posa il granturco ed il frumento, ed i mugnai e le mugnaie passavano il tempo a raccontarsi storie di vita vissuta alla flebile luce delle lampade a petrolio, le ninfe, per ritornare a casa, erano solite prendere in prestito i loro cavalli che riposavano tranquilli dentro i recinti.
All'alba, quando le stelle avevano appena terminato il loro bagno notturno ed i primi raggi del sole iniziavano ad accarezzare i fili d'erba e l'acqua limpida del fiume, quelle birichine creature del bosco riportavano gli animali ai fienili non come li avevano trovati, ma ansimanti e tutti sudati a causa dell'avventura notturna per le verdi colline circostanti, con i crini delle criniere tutti intrecciati in tante sottilissime treccine.
Anche se oggi a Rastoke di cavalli non ce ne sono più, le ninfe sono ancora qui: il loro punto di ritrovo preferito è quella cascata chiamata “I capelli delle ninfe”. Mai nome fu più azzeccato: il colore argentino delle sue acque, infatti, ricorda irresistibilmente il colore dei capelli delle ninfe di Rastoke.