I guardiani del faro di Emma Stonex

Ispirato a un fatto realmente accaduto, il libro è qualcosa tra una cronaca, giallo e mistero, scritto in modo eccezionale che cattura immediatamente l'attenzione di chi si trova a leggerne la storia.

Tre guardiani di un faro costruito sullo Scoglio della Fanciulla, che spunta direttamente dal mare, scompaiono inspiegabilmente. Si tratta del primo guardiano Arthur Black, del primo assistente Bill Walker e del secondo assistente Vincent Bourne. L'incredibile scoperta viene fatta dall'equipaggio che approda al faro nei giorni della pausa gelida fra Natale e Capodanno, per riportare sulla terraferma il primo assistente e sostituirlo con un ragazzo che sta appena iniziando la sua carriera del guardiano.

Sebbene il faro fosse chiuso dall'interno, non c'è traccia di loro nemmeno all'interno del faro che è perfettamente ordinato, stranamente pulito, incredibilmente vuoto e senza indizi che aiutino a svelare cosa gli è veramente successo. Eccetto due orologi che sono stati fermati contemporaneamente alle 08:45, una sedia capovolta e due piatti preparati sul tavolo per mangiare. Una cosa più strana dell'altra, il che crea un mistero ancora più profondo e solleva domande a cui nessuno ha una risposta.

Vent'anni dopo quell'evento, uno scrittore decide di indagare su quel mistero irrisolto e si mette in contatto con le vedove dei tre guardiani scomparsi. Conosciamo cosi Helen, Jenny e Michelle, tre donne diversissime per età e carattere che raccontano, ognuna con la sua versione dei possibili spiegazioni che sarebbero potute accadere ai loro compagni.

Le vite dei tre guardiani del faro vengono setacciate anche tramite la loro voce, dalle supposizioni tratte dalle interviste e, naturalmente, dai ricordi e tanti dubbi delle vedove di questi tre uomini. Pagina dopo pagina scopriamo che esistono tante versioni di una stessa storia, tante quante sono le persone che la raccontano o che ritengono di avere avuto un ruolo determinante nel susseguirsi dei fatti. Ogni persona vicina ai guardiani custodisce un segreto che confesserà allo scrittore come un enorme macigno dal quale liberarsi.

Nel suo romanzo avvincente e pieno di suspense, Emma Stonex scrive una storia di isolamento e ossessione, di realtà e illusione, e di ciò che serve per mantenere accesa la luce quando tutto il resto viene inghiottito dall'oscurità.

Questo libro è una lettura particolare, intensa e sopratutto molto coinvolgente. Emma Stonex è una scrittrice di altissima qualità, secondo me, allo stesso livello di Margaret Mitchell e Jean M. Auel. Se avete letto il libro "Via col vento" o uno della "Saga dei Figli della Terra", capirete la qualità della scrittura. Non perdetevi questo libro unico, direi addirittura un capolavoro.

Come è giá noto, il libro prende spunto da un fatto vero dove, dopo oltre un secolo, non sono mai state ritrovate tracce o corpi dei guardiani che nel dicembre del 1900 hanno lasciato questo mondo, dando vita al mistero e alle leggende delle isole Flannan. I loro veri nomi erano: James Ducat, Thomas Marshall, e Donald MacArthur. Tutti impiegati della Northern Lighthouse Board, tutti descritti come uomini pacifici e ligi al lavoro; abituati - come la loro professione prevede - a trascorrere lunghi periodi d’isolamento.

Potete trovare maggiori informazioni su questo caso sul sito web della Northern Lighthouse Board

PDF del libro
I guardiani del faro di Emma Stonex


stella

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