Con la Direttiva sulla qualità dell’aria ambiente (AAQD) rivista, sarà anche più facile per i cittadini richiedere un risarcimento per i danni alla salute causati dall’inquinamento atmosferico. Si stima che l’inquinamento atmosferico sia responsabile di 300.000 morti premature all’anno in Europa, il che lo rende la principale minaccia per la salute ambientale, che colpisce prevalentemente le regioni più povere.
Nel 2022, la Commissione europea ha proposto di introdurre una legislazione UE più severa sull’inquinamento atmosferico nell’ambito del suo impegno a raggiungere l’inquinamento zero entro il 2050.
Rafforzare gli standard di qualità dell'aria:
La direttiva rivista dà priorità alla salute dei cittadini dell'UE: stabilisce nuovi standard di qualità dell'aria per gli inquinanti da raggiungere entro il 2030, che sono più strettamente allineati alle linee guida sulla qualità dell'aria dell'OMS. Tali inquinanti includono, tra gli altri, particolato PM10 e PM2.5, biossido di azoto e biossido di zolfo, tutti noti per causare problemi respiratori. Gli Stati membri possono richiedere che la scadenza del 2030 venga posticipata se vengono soddisfatte condizioni specifiche.
La qualità dell'aria viene valutata utilizzando metodi e criteri comuni in tutta l'UE e la direttiva rivista apporta ulteriori miglioramenti al monitoraggio e alla modellizzazione della qualità dell'aria.
La direttiva rivista garantirà inoltre un'azione tempestiva, con tabelle di marcia sulla qualità dell'aria che dovranno essere predisposte prima del 2030 se sussiste il rischio che i nuovi standard non vengano raggiunti entro tale data. Gli standard sulla qualità dell'aria saranno rivisti regolarmente in base alle più recenti prove scientifiche per valutare se continuano ad essere adeguati.
Accesso alla giustizia e diritto al risarcimento:
La nuova direttiva garantisce un accesso equo e giusto alla giustizia per coloro che sono stati colpiti o potrebbero essere colpiti dall'attuazione della direttiva. Gli Stati membri devono garantire che i cittadini abbiano il diritto di richiedere e ottenere un risarcimento quando la loro salute è stata danneggiata a causa di una violazione delle norme sulla qualità dell'aria stabilite nella direttiva.
Prossimi passi:
Il testo sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione. Gli Stati membri avranno due anni di tempo dall'entrata in vigore per recepire la direttiva nel diritto nazionale.
Entro il 2030, e successivamente ogni cinque anni, la Commissione europea riesaminerà gli standard sulla qualità dell'aria, in linea con le più recenti prove scientifiche.
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