Appena presentata e già nell'occhio del ciclone:'Luce' il nome della mascotte del Giubileo che non solo ricorda Greta Thumberg, ma è stata disegnata dall'artista Simone Legno, noto per il suo popolare marchio 'Tokidoki' ma anche per aver prodotto gadget per il gay pride e una linea di vibratori.
Davvero il Dicastero per l'Evangelizzazione di monsignor Fisichella non lo sapeva?Quindi, le inevitabili polemiche e battute sulla mascotte del Giubileo 2025 scelta dal Dicastero per l'Evangelizzazione del Vaticano sono destinate ad aumentare.
La mascotte è stata resa pubblica lunedì durante la conferenza stampa di presentazione degli eventi culturali in programma a Roma prima dell’inaugurazione ufficiale del Giubileo e del Padiglione della Santa Sede all’Expo di Osaka, condotta da mons. Rino Fisichella, che ha concluso il suo intervento presentando ‘Luce’, la mascotte di entrambi gli eventi:
‘Dulcis in fundo, sono lieto di presentare la mascotte del Giubileo e di Osaka; è Luce, nata dal desiderio di vivere all’interno della cultura pop, tanto amata dai nostri giovani’, ha spiegato Fisichella. ‘Nata dalla creatività di Simone Legno, Luce è la mascotte che ci accompagnerà. Come potete vedere, è una pellegrina raffigurata con gli elementi tipici del pellegrino: il k way giallo per ripararsi dalle intemperie; gli stivali sporchi di terra per la strada percorsa; la croce missionaria al collo; il bastone del pellegrino e soprattutto gli occhi luminosi, simbolo della Speranza del cuore’.
È possibile che il Vaticano, nell'incaricare Legno di realizzare il lavoro, non sapesse di affidarsi a un creativo del settore del merchandising applicato a marchi commerciali, che nel suo variopinto portfolio aveva anche prodotti difficilmente associabili alla Chiesa, come vibratori a forma di diavolo e unicorni arcobaleno?
Eppure basta fare una rapida ricerca per scoprire che Simone Legno, questo il nome del fumettista, è effettivamente coinvolto in numerose produzioni e stringe collaborazioni commerciali per pubblicizzare con i suoi 'personaggi' i prodotti più disparati.
È la legge del commercio, si potrebbe dire, ma nell'intero mondo cattolico non c'erano forse artisti capaci di disegnare una mascotte per il Giubileo e che non avrebbero potuto avere successo anche in settori decisamente sconvenienti per la Chiesa?
Il Vaticano, quindi, sembra essersi affidato a un 'nome' del genere fumettistico.Ma non è tutto oro quel che luccica. Infatti, nel suo ricco bacino di collaborazioni, troviamo il brand Tokidoki associato al pride month.In un post speciale su Instagram, Legno augura 'Buon orgoglio a tutti' e lo fa con una speciale grafica di personaggi arcobaleno dai denti aguzzi con la scritta 'love'. Articoli in vendita, quindi, perché, sia chiaro, non siamo nel campo della beneficenza, ma del merchandising applicato a qualsiasi tipo di evento.
Ieri era il Gay pride e oggi è il Giubileo del Vaticano.Non è imbarazzante che gli eventi del Gay pride siano sempre più un evento commerciale e propagandistico di chiara matrice anticattolica, spesso esponendo immagini irrispettose nei confronti della Chiesa, a volte persino blasfeme?
A quanto pare, la questione non sembra preoccupare il dicastero presieduto da Fisichella,dopotutto, pecunia non olet. Poco importa se chi ha realizzato l'immagine che finirà nelle tasche di milioni di pellegrini in giro per il mondo ha fatto soldi con questo (l'orgoglio) e con quello (il Giubileo). È quindi prevedibile che con questa operazione la Santa Sede speri di incassare qualche migliaio di euro, se non centinaia, dalla vendita della mascotte Luce in tutte le sue varianti e degli impermeabili.E Legno potrà così vantare, tra le sue varie collaborazioni, anche quella con il Vaticano, che di sicuro gioverà ai suoi affari.
Non è un caso, infatti, che la notizia annunciata da monsignor Rino Fisichella della nascita di Luce sia avvenuta in contemporanea all'inaugurazione di Lucca Comics & Games, la più importante manifestazione europea del settore che richiamerà nella cittadina toscana oltre 200.000 visitatori, dove Legno con Tokidoki sarà uno degli espositori più visitati. E con la pubblicità che il Vaticano gli sta dando con l'Operazione Mascot, questa visibilità aumenterà subito.
Senza dubbio è tutto legittimo, ma che anche la Santa Sede si pieghi alle regole del mercato e del marketing è un po' strano, soprattutto se il contesto è quello del Giubileo, che dovrebbe celebrare la gioia del fedele pellegrino verso Roma, finalmente liberato da tutte le distorsioni del peccato nel trovare la misericordia di Dio. Insomma, qualcosa stride.
Altrettanto stridente è il fatto che nel carnet di Tokidoki e Simone Legno siano presenti anche articoli non proprio adatti a un pubblico di pellegrini.Nel 2017, ad esempio, in collaborazione con il marchio Lovehoney, Todikoki ha prestato le sue immagini anche a una linea di vibratori. Questi articoli si trovano anche sul sito Ebay, con tanto di descrizione, e su altri siti c'è persino una recensione dello speciale sex toy da parte di qualcuno che evidentemente ne sa tutto. Il tutto per la 'modica' cifra - si fa per dire - di 26 euro più le spese di spedizione. Ben visibile sulla confezione il logo di Tokidoki, il bebè di Simone Legno, che ieri ha annunciato con grande onore di aver stretto un'importante partnership con il Vaticano per la mascotte.
Cos'è Tokidoki?La parola deriva dal giapponese e significa 'a volte'. Ma Tokidoki è il brand creato da Simone Legno, che oggi collabora con alcuni dei più importanti marchi mondiali: da Karl Lagerfeld al Guggenheim Museum, da Sephora a Hello Kitty. E ancora: Marvel, Barbie e Canon.
Insomma, un designer che crea immagini influenzate dalla cultura giapponese (Luce è stato infatti subito riconosciuto come un tipico prodotto dei cartoon del Sol Levante). Un fumettista molto stimato e riconosciuto nel mondo del fumetto e che sta riscuotendo sempre più successo a livello internazionale. È lui, ad esempio, l'ideatore di 'Italia Chan', la mascotte ufficiale del Padiglione Italia all'Expo 2025 di Osaka, presentata all'ultima Milano Design Week di quest'anno.
Così che, nel suo prestigioso curriculum, d'ora in poi non avremo solo Tokidoki for Pride o Tokidoki for lovehoney (i vibratori ndr) ma anche Tokidoki for Vatican. È la legge del mercato, fantastico. E non guarda in faccia nessuno. Figuriamoci peccare contro il sesto comandamento.
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