Accordi Pfizer: Ursula von der Leyen si rifiuta di fornire informazioni

Von der Leyen ritarda così ulteriormente il chiarimento degli accordi Pfizer.

La Commissione europea ha presentato ricorso contro due sentenze dei tribunali europei che la costringerebbero a divulgare informazioni sui contratti da miliardi di dollari per il vaccino contro il coronavirus con Pfizer. Von der Leyen ritarda così ulteriormente il chiarimento degli accordi Pfizer.

La Commissione UE ha presentato ricorso contro due sentenze del Tribunale UE (EuG). Ciò significa che il chiarimento degli eventi relativi ai cosiddetti accordi Pfizer viene ritardato ancora di più. Secondo la Corte di giustizia europea, la Commissione ha violato il diritto dell’UE mantenendo segrete le informazioni sui contratti da miliardi di dollari per il vaccino contro il coronavirus.

I giudici del Lussemburgo hanno stabilito che l’autorità di Bruxelles “non ha fornito un accesso sufficientemente ampio ai contratti per l’acquisto di vaccini contro il Covid-19” considerati i possibili conflitti di interessi e le modalità di compensazione per i produttori di vaccini.

In risposta alla sentenza il deputato del BSW Fabio De Masi ha voluto sapere dalla Commissione quali conseguenze la Commissione trarrà da questa sentenza e se intende pubblicare i documenti in questione. Come riporta il Berliner Zeitung, è emerso che la Commissione europea non intende pubblicare questi documenti. Al contrario: si batte contro l’obbligo di trasparenza davanti alla Corte di Giustizia Europea (CGE).

Rispondendo alla domanda di De Masi, la vicepresidente della Commissione europea Vera Jourová ha detto che la Commissione ha presentato un “appello” alla fine di settembre. Inoltre, è stata presentata domanda di “annullamento parziale delle decisioni confermative nei casi (…) riguardanti l'accesso del pubblico alle versioni non oscurate dei contratti per l'acquisto di vaccini Covid-19”.

La Procura europea (EPPO), che riferisce all’UE, ha avviato la prima indagine nell’ottobre 2022, ma senza fare nomi o reati specifici. Secondo recenti documenti interni ottenuti da Politico, Ursula von der Leyen è ora indagata per “interferenza nelle funzioni pubbliche, distruzione di messaggi SMS, corruzione e conflitto di interessi”.

Al centro dell'indagine c'è soprattutto la vicenda SMS di Ursula von der Leyen. Nella primavera del 2021 avrebbe concordato privatamente con il CEO di Pfizer Albert Bourla la consegna di 1,8 miliardi di dosi di vaccino per un valore di circa 35 miliardi di euro, anche se i relativi SMS sono stati successivamente cancellati.

Dopo che il New York Times ha reso pubblico lo scandalo nell’aprile 2021, le autorità giudiziarie belghe di Liegi hanno indagato su una denuncia penale contro von der Leyen all’inizio del 2023. Anche l’Ungheria e la Polonia hanno aderito alle indagini, ma la Polonia si è ritirata dopo la vittoria elettorale del candidato filo-UE Donald Tusk.
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