Siamo a una sola settimana dall'inizio dell'Anno Santo, un grande evento di fede che da 700 anni è un momento fondamentale nella vita della Chiesa. Nel corso della storia, i Giubilei sono stati celebrati in circostanze molto difficili, durante guerre e carestie. Il Giubileo del 1350 arrivò appena due anni dopo che la peste apocalittica nota come Morte Nera decimò l'Europa. Il Giubileo del 2025 sarà celebrato cinque anni dopo la pandemia di SARS-Cov 2, ma soprattutto in un clima che, come abbiamo visto, è diventato di continua emergenza sanitaria.
In questi giorni gli 'esperti', gli 'scienziati', per usare i termini della stampa mainstream, sono tornati a lanciare il grido d'allarme per il prossimo Giubileo.L'agenzia Adnkronos li ha ripresi e rilanciati. Il contenuto è questo: i milioni di pellegrini (si stimano trentacinque milioni nel corso dell'anno) porteranno inevitabilmente a Roma e in Italia milioni di virus e batteri.
Di quali microrganismi dovremmo aver paura, secondo questi allarmisti? Innanzitutto del Covid, "con varianti sconosciute". Poco importa se, proprio perché sconosciute, non si sa se saranno pericolose o meno, o se saranno meno gravi del ceppo di Wuhan, come si sono rivelate tutte le varianti successive; il nome Covid fa sempre paura, è il marchio di fabbrica per eccellenza dell' 'era delle pandemie' di cui parla l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Gli spostamenti di massa delle persone possono causare epidemie di virus respiratori. Lo ha detto all'Adnkronos Salute l'epidemiologo Massimo Ciccozzi, tra gli autori di un'analisi sui rischi sanitari legati al Giubileo. "Dobbiamo essere pronti, e credo che in parte lo siamo, ma dobbiamo comunque fare qualcosa. Non possiamo avere sorprese, per non avere così tanti virus respiratori, dal Covid all'influenza, ma anche il virus respiratorio sinciziale. Non essendoci ancora un piano pandemico per il 2024-2028, dovremo applicare PanFlu, proviamo ad applicarlo".
L'epidemiologo ricorda anche lo scoppio della MERS (un virus simile alla SARS) durante il pellegrinaggio musulmano alla Mecca in Arabia Saudita di qualche anno fa. E qui sorge subito la domanda: è possibile che solo i grandi eventi religiosi siano fonte di contagio? I campionati di calcio, le Olimpiadi, i cortei del gay pride con decine di migliaia di partecipanti sono immuni dai rischi per la salute perché questi eventi critici non vengono mai segnalati?Al contrario, il Giubileo - per qualche motivo - porterà tutti i tipi di microrganismi, non solo il Covid. Si parla anche dell'onnipresente vaiolo delle scimmie e di tanto altro.
Furio Colivicchi, vicepresidente della Fism, Federazione Italiana delle Società Medico-Scientifiche, ha dichiarato:"Quando ci sono grandi numeri di persone in movimento, c'è sempre il rischio che le infezioni si diffondano. Ecco perché la sorveglianza sanitaria deve partire dai confini italiani. Ci sono troppe incognite: per esempio, non conosciamo l'attuale diffusione dell'influenza aviaria e del vaiolo delle scimmie (ora Mpox). E dato che milioni di persone arriveranno nel nostro Paese da aree in cui l'influenza aviaria e il Mpox sono già stati segnalati e sono presenti, come Sud America e Nord America, dobbiamo essere molto cauti. L'allarme c'è, noi medici siamo preoccupati perché stiamo parlando di un problema di sanità pubblica che va affrontato con la massima vigilanza."
Secondo Matteo Bassetti, noto infettivologista, ci sarà un'invasione di malattie tropicali di proporzioni bibliche, con pellegrini provenienti dai Paesi del Sud:Dengue, Zika, Chikungunya, febbre gialla e malaria. Si tratta di malattie causate da insetti che si trovano solo nelle zone di provenienza, ma Bassetti lo ignora: zanzare e altro viaggeranno sugli aerei e sbarcheranno con i pellegrini. Anche qui, si potrebbe riflettere sul fatto che gli untori sono solo i fedeli cattolici, che si recano a Roma con mezzi ufficiali e subiscono controlli aeroportuali, mentre i migranti che sbarcano su mezzi di trasporto di fortuna sovraffollati non sono mai stati considerati un rischio per la salute.
Conclude Colivicchi:"Ci aspetta un periodo difficile, la situazione è critica. Come affronteremo l'imminente apocalisse sanitaria? Sarà sicuramente necessario ricominciare a indossare le mascherine, soprattutto nei periodi più freddi, e vaccinare le persone più vulnerabili, tra cui anziani, malati cronici, cardiopatici e persone con patologie respiratorie, contro il Covid, l'influenza e le malattie pneumococciche", avverte l'esperto.
In conclusione, possiamo aspettarci una ripresa del terrorismo mediatico sulla salute durante l'Anno Santo. Non è difficile interpretare queste pubblicazioni come un invito piuttosto esplicito a non recarsi a Roma o negli altri luoghi del Giubileo, chiese e santuari. E a considerare i pellegrini come pericolosi per la salute pubblica, e a dirigere l'odio mediatico contro di loro.
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