Scienziati di fama mondiale hanno chiesto di sospendere la ricerca per creare microbi “specchio” a causa delle preoccupazioni che gli organismi sintetici potrebbero rappresentare un “rischio senza precedenti” per la vita sulla Terra.
Un gruppo di rinomati scienziati, tra cui alcuni premi Nobel, ha chiesto di fermare immediatamente la ricerca sulla creazione di “batteri specchio” a causa dei potenziali rischi per la sicurezza del pianeta. I batteri specchio, prodotti utilizzando immagini speculari di molecole naturali, potrebbero eludere le difese immunitarie di uomini, animali e piante e causare infezioni mortali e incontrollabili.
"La minaccia di cui stiamo parlando è senza precedenti", ha affermato, citato dal Guardian, il Prof. Vaughn Cooper, biologo evoluzionista presso l’Università di Pittsburgh. Il soggetto in questo caso è la Bioingegneria. La bioingegneria si concentra sull’applicazione dell’ingegneria sui processi biologici, alimentari, agricoli e ambientali.
Batteri specchio, l’allarme: “sono letali”:
Centinaia di biologi chiedono lo stop immediato alla ricerca sui batteri specchio: “è a rischio la vita sulla Terra”. Facciamo chiarezza.
La comunità scientifica mondiale ha lanciato un allarme senza precedenti: centinaia di biologi chiedono lo stop immediato alla ricerca sui batteri specchio, una tecnologia che potrebbe riscrivere (e potenzialmente distruggere) le regole della vita come la conosciamo. Quanto c’è di vero? L’allarme va preso sul serio? Parliamone seriamente.
Batteri specchio, una tecnologia controversa:
I batteri specchio rappresentano una delle frontiere più dibattute della biologia sintetica. Si tratta di organismi progettati con una struttura del DNA che è l’immagine speculare di quella presente in tutti gli organismi naturali conosciuti. Il professor Jack W. Szostak, premio Nobel per la chimica dell’Università di Chicago, si è messo a capo di un pool scientifico molto ampio, che ha recentemente lanciato un severo avvertimento: “Le conseguenze potrebbero essere globalmente disastrose”.
La struttura a doppia elica del DNA naturale è considerata “destrorsa”, con i suoi filamenti che si avvolgono verso destra, mentre le proteine, i mattoni fondamentali delle cellule, sono “sinistre”. Questa caratteristica, chiamata omochiralità, è una costante della vita sul nostro pianeta. Gli esseri viventi sono omochirali. La creazione di organismi che invertono questa regola fondamentale potrebbe avere conseguenze letali.
L’allarme della comunità scientifica:
Un gruppo di 38 scienziati di primo piano ha pubblicato su Science un’analisi approfondita, accompagnata da un rapporto tecnico di 299 pagine, chiedendo l’interruzione immediata di qualsiasi ricerca finalizzata alla creazione di questi organismi sintetici. Il professor Vaughn Cooper dell’Università di Pittsburgh, inizialmente scettico sui rischi, ha dovuto ammettere che la minaccia è “senza precedenti”.
La preoccupazione principale è che batteri specchio sperimentali, se accidentalmente rilasciati nell’ambiente, potrebbero risultare invisibili ai nostri sistemi immunitari e diffondersi incontrollabilmente.
Le caratteristiche che rendono pericolosi i batteri specchio:
- Evasione immunitaria: Potrebbero sfuggire ai meccanismi di difesa immunitaria di umani, animali e piante, causando infezioni potenzialmente letali.
- Resistenza naturale: Sarebbero in grado di evitare virus e altri microbi che di solito controllano le popolazioni batteriche.
- Diffusione incontrollata: Una volta rilasciati nell’ambiente, potrebbero diffondersi attraverso diversi ecosistemi tramite animali e umani.
Ma perché si fa ricerca sui batteri specchio? Quali vantaggi potenziali hanno? Il dilemma delle applicazioni mediche
I sostenitori della ricerca sui batteri specchio evidenziano il loro potenziale rivoluzionario in campo medico. Gli scienziati hanno già creato proteine speculari, scoprendo che sono molto più resistenti di quelle naturali perché gli enzimi non riescono a decomporle. Questa caratteristica potrebbe portare a sviluppi significativi nel trattamento di malattie croniche.
Tuttavia, la dottoressa Kate Adamala dell’Università del Minnesota, che stava lavorando alla creazione di una cellula speculare, ha cambiato direzione dopo aver studiato i rischi in dettaglio. Come sottolineato nella lettera pubblicata su Science, gli autori raccomandano che “a meno che non emergano prove convincenti che la vita speculare non rappresenti pericoli straordinari, riteniamo che i batteri specchio e altri organismi speculari non debbano essere creati”. Parole nette, che non lasciano spazio alle interpretazioni.
Kate Adamala:ha fermato le sue ricerche sui batteri specchio dopo aver capito il pericolo che rappresentavano.
Tempistiche e prospettive future:
Sebbene la creazione di batteri specchio sia ancora lontana almeno un decennio, i progressi recenti hanno reso più tangibili e urgenti le preoccupazioni. Alcuni ricercatori, come detto, hanno già prodotto grandi molecole speculari funzionali: è un passo significativo verso la creazione di organismi completi.
E sarebbe, come dicono gli scienziati, un rischio serissimo. Per comprendere la sua portata basta considerare l’impatto devastante delle specie invasive sugli ecosistemi nativi: i batteri specchio sarebbero una minaccia ancora più grave, perché completamente alieni a qualsiasi forma di vita terrestre.
Servono regole globali:
Per essere chiari: la comunità scientifica non chiede solo di fermare la ricerca sulla creazione di batteri specchio. Chiede di stabilire chiare linee guida che impediscano il finanziamento di questi studi. Nell’autunno del 2025, a Manchester, è previsto un forum globale proprio per discutere queste problematiche e stabilire un quadro normativo internazionale.
Gli scienziati sottolineano che mentre la ricerca su molecole speculari per applicazioni mediche può continuare, la creazione di organismi completi deve essere vietata. La posta in gioco è troppo alta per permetterci di giocare con l’ordine fondamentale della vita sul nostro pianeta.
Come sempre, l’ardua strada è quella di trovare un equilibrio tra il progresso scientifico e la sicurezza globale, stabilendo protocolli rigorosi che impediscano lo sviluppo di questi organismi potenzialmente pericolosi. Siamo di fronte, dicono anche premi Nobel, alla prospettiva di danni irreversibili all’intero ecosistema terrestre. Qualcosa che rende ridicola anche una minaccia nucleare.
Non apriamo questo vaso di Pandora.
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