Smart City: sicurezza o controllo? L’inganno del monitoraggio continuo.

La promessa di sicurezza diventa un pretesto per giustificare norme restrittive, in nome del nostro “bene”.

Il TG1 annuncia con entusiasmo Roma come una nuova “smart city”, descrivendola come un luogo dove nulla sfugge al “grande occhio” della tecnologia. Sembra tratto da Orwell, ma è la realtà di oggi. I regimi moderni, definiti “totalitarismi morbidi”, manipolano la società attraverso tecnologia e propaganda, instaurando un controllo ossessivo su ogni aspetto della vita.

Questo “monitorazionismo securitario” si alimenta di una cieca fede nella tecnologia e nello scientismo, spingendoci a dipendere sempre più da strumenti di misurazione e sorveglianza, smarrendo il buon senso e le capacità naturali.

La promessa di sicurezza diventa un pretesto per giustificare norme restrittive, in nome del nostro “bene”.
Ma la verità è che la sicurezza totale non esiste: vivere significa anche accettare il rischio.


numerouno

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