In un momento in cui i confini tra verità e finzione sono sempre più sfumati, sta emergendo un modello inquietante di manipolazione sistematica di massa. I metodi utilizzati dalle élite per controllare la percezione pubblica sono spaventosamente sofisticati.
Le origini del moderno controllo mentale:
Già negli anni '50, lo psichiatra britannico William Sargant, che aveva stretti legami con i servizi segreti e il famigerato Tavistock Institute, sviluppò tecniche di base per manipolare la coscienza umana. Le sue scoperte costituirono la base per successivi programmi di controllo mentale come MK Ultra.
Il trauma come strumento di manipolazione:
Particolarmente perfido: la consapevolezza che le esperienze traumatiche rendono le persone particolarmente suscettibili alla manipolazione. Il bombardamento di Londra durante la seconda guerra mondiale divenne un caso modello. Le persone che sono sotto costante stress sviluppano una maggiore "adattabilità" - in altre parole: accettano nuove realtà senza resistenza.
Il ruolo dell’industria dell’intrattenimento:
Oggi l’industria dell’intrattenimento si basa specificamente sulla frammentazione della coscienza. La musica pop ripetitiva, la scarsa capacità di attenzione sui social media e un’ondata di contenuti inquietanti servono tutti a indebolire sistematicamente il pensiero critico.
Più la mente è frammentata, più è facile influenzarla e controllarla.
Il vero scopo della "controcultura":
Particolarmente perfido: anche i movimenti apparentemente critici nei confronti del sistema, come la cultura hippie degli anni ’60, erano in realtà esperimenti controllati dalle élite. L'Istituto Esalen, centro del "Movimento del potenziale umano", ha lavorato a stretto contatto con i ricercatori sull'LSD, finanziato dalle stesse istituzioni che gestivano l'MK Ultra.
Manipolazione di massa moderna:
Oggi stiamo sperimentando una nuova dimensione di manipolazione di massa. La paura artificialmente alimentata dei nemici esterni, siano essi terrorismo o oppositori geopolitici, serve come pretesto per la graduale restrizione delle libertà civili. Le vere menti di questo sviluppo non sono a Mosca o a Pechino, ma nei think tank dell’Occidente.
Chiunque veda attraverso i meccanismi di questa manipolazione si renderà conto che la presunta lotta per i “valori occidentali” minaccia di distruggere proprio ciò che pretende di proteggere: la nostra libertà. Spetta a ciascun individuo resistere a questa strisciante incapacità.
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