Sul posto vengono inviati Rachel Sexton e il professor Michael Tolland insieme ad alcuni altri studiosi ma presto scoprono che si tratta di una truffa colossale, orchestrata ad arte. Questa scoperta diventa molto pericolosa per loro perché qualcuno non vuole che la verità viene a galla. In un ulteriore controllo sull'aperto vengono assaliti da una banda di killer che li constringe a scappare e a rifugiarsi tra i banchi galleggianti di ghiaccio.

Si sono resi conto che, se presto non inventano qualcosa, moriranno congelati. Ecco che la fantasia di Dan Brown si fa avanti: loro riescono a mandare un segnale ad un sottomarino americano che poi arriva in loro aiuto. Quando si sono ripresi, iniziano a cercare i colpevoli che li hanno portati in questo guaio, ma anche le prove definitive dell'inganno.

Questo è il secondo libro di Dan Brown dove il protagonista non è il professor Robert Langdon. Qui non si parla di codici segreti ma di scienza marina e manipolazione politica per prendere i voti alle elezioni presidenziali.

Questo libro è un ottimo thriller politico, anche se ce un po' di fantasia di troppo, credo che vi manterrà incollati fino alla fine.

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La verità del ghiaccio di Dan Brown