Ritorno ai combustibili fossili: la compagnia energetica BP taglia i progetti verdi

La compagnia energetica BP sta riducendo gli investimenti nelle energie rinnovabili e si sta concentrando di nuovo sui progetti petroliferi e del gas.

La compagnia energetica britannica BP ha deciso di ridurre drasticamente i suoi investimenti nelle energie rinnovabili e di concentrarsi maggiormente sui progetti petroliferi e del gas. Questo cambio di strategia avviene sotto la pressione degli investitori, in particolare dell'hedge fund Elliott Management, che ha recentemente acquisito una quota di quasi il cinque percento di BP. Gli investitori chiedono una maggiore redditività e sollecitano l'azienda a tornare ai combustibili fossili.

Miliardi per petrolio e gas – tagli alle energie rinnovabili:
Nell'ambito di questo riallineamento, la BP prevede di aumentare la sua spesa annuale per progetti petroliferi e del gas a circa dieci miliardi di dollari USA. Al contrario, gli investimenti nelle energie rinnovabili e in altre tecnologie a basse emissioni di carbonio dovranno essere ridotti a 1,5-2 miliardi di dollari all'anno. Ciò rappresenta una riduzione di oltre cinque miliardi di dollari rispetto ai piani precedenti.

La BP sta anche valutando la possibilità di vendere divisioni aziendali come Castrol (lubrificanti) e Lightsource (energia solare). Queste misure mirano a consentire all'azienda di concentrarsi maggiormente sui progetti ad alto rendimento.

Inversione di tendenza dopo le ambizioni verdi:
Inizialmente la BP si era posizionata come pioniera nella transizione verso le energie rinnovabili con la campagna “Beyond Petroleum”. I piani dell'epoca prevedevano una drastica riduzione della produzione di petrolio e gas e una massiccia espansione nel campo delle energie rinnovabili. Ma le difficoltà finanziarie e le crisi passate, come il disastro della Deepwater Horizon, hanno costretto l'azienda a rinviare molti di questi progetti.

Interessi degli investitori vs. obiettivi climatici:
La decisione della BP mette in luce i conflitti che devono affrontare le compagnie energetiche tradizionali. Da un lato, ci sono le aspettative finanziarie a breve termine degli investitori e dall'altro ci sono gli obiettivi climatici globali a lungo termine. Mentre alcuni concorrenti continuano ad attenersi a strategie ecologiche, BP sta ora optando per un approccio più conservativo che promette maggiori profitti nel breve termine. Resta da vedere se questo cambio di strategia darà i suoi frutti nel lungo termine o se la BP metterà a repentaglio la sua futura redditività.
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