Il bilancio devastante del bonus climatico italiano

Il bonus climatico avrebbe dovuto dare impulso all'economia italiana promuovendo al contempo la tutela del clima, ma ha portato a frodi miliardarie.

Con il “Superbonus 110” l’Italia ha voluto stimolare l’economia durante la crisi del Coronavirus e allo stesso tempo promuovere la tutela del clima. Ma il bonus climatico si è trasformato in un incubo finanziario. Miliardi di soldi dei contribuenti sono confluiti in un sistema che non solo ha comportato costi enormi, ma ha anche reso possibile frodi su larga scala. Solo ora si sta rendendo conto della reale entità dei danni.

Un programma di sussidi con conseguenze fatali:
Il governo italiano ha approvato un massiccio pacchetto economico nel maggio 2020, nel pieno della pandemia. L'obiettivo era quello di rafforzare il settore edile e promuovere le imprese artigianali. Ai proprietari di case è stata data la possibilità di detrarre completamente dalle tasse le ristrutturazioni volte al risparmio energetico. Inoltre, il dieci percento dei costi è stato pagato come bonus.

L'Unione Europea ha stanziato miliardi per misure di protezione del clima e di digitalizzazione. L'Italia è diventata il principale beneficiario di questi fondi. Ma invece di una politica climatica efficiente, si è verificato un fiasco fiscale. Con il “Superbonus 110” i proprietari di casa hanno potuto effettuare lavori di ristrutturazione gratuitamente. Le banche hanno finanziato i progetti acquistando agevolazioni fiscali. Ciò ha trasformato il programma in un negozio self-service per aziende edili e truffatori.

Bonus climatico come invito all’abuso:
La possibilità di rimodernare gli immobili senza dover ricorrere al capitale proprio ha attratto molti proprietari di case. I tetti sono stati dotati di pannelli solari, le pareti sono state isolate e gli impianti di riscaldamento sono stati sostituiti. In teoria, i proprietari potrebbero addirittura ricavarne dei profitti. La misura ha interessato quasi tutti i gruppi di elettori e ne hanno beneficiato anche i club sportivi.

Dopo una fase iniziale esitante, l'utilizzo ha subito una rapida accelerazione. Nel giro di poco tempo il numero di richieste di autorizzazione edilizia aumentò vertiginosamente. I cantieri edili hanno plasmato il paesaggio urbano di Roma, Milano e altre metropoli. Ma non solo i proprietari di casa onesti hanno utilizzato il programma. Le reti criminali e le aziende poco raccomandabili si resero conto dell'enorme potenziale di profitto.

Frode da miliardi:
Il “Superbonus 110” ha reso più facile la fatturazione fraudolenta. Le imprese edili hanno emesso fatture eccessive o hanno addebitato servizi per edifici inesistenti. I gruppi mafiosi utilizzavano il sistema per fatturare ristrutturazioni fittizie. Le indagini hanno rivelato che la sola criminalità organizzata ha sottratto circa due miliardi di euro.

Secondo le autorità penali, alla fine del 2023 erano state fondate quasi 11.000 aziende appositamente per sfruttare i sussidi.Molti scomparvero di nuovo dopo poco tempo. Nella seconda metà del 2021 sono state registrate 64 nuove imprese edili al giorno, un chiaro segnale di strutture fraudolente organizzate.

Le autorità fiscali hanno reagito tardivamente. Sono in corso numerose procedure e sono stati garantiti 2,5 miliardi di euro. Già nel 2022 l'allora ministro delle Finanze Daniele Franco aveva parlato di uno dei più grandi casi di frode della storia italiana. L'ex Primo Ministro Mario Draghi ha duramente criticato il programma, ma non è riuscito a fermarlo. Solo con Giorgia Meloni, nel 2023, sono state attuate le prime riforme, quando la maggior parte dei fondi era già stata distribuita da tempo.

Catastrofe finanziaria per l'Italia:
Particolarmente problematica era la concezione del rimborso fiscale. Invece di essere dedotti dalle tasse nell'arco di diversi anni, i crediti potrebbero essere venduti immediatamente. Banche e artigiani commerciavano questi privilegi, che si svilupparono come una moneta parallela.

Una parte significativa dei fondi non è stata investita in ristrutturazioni sostenibili, ma in criptovalute o all'estero. Secondo il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, i danni stimati delle frodi ammontano ad almeno 16 miliardi di euro. Ma anche senza frode, il programma rappresenta un onere enorme.

Invece dei 35 miliardi di euro previsti inizialmente, il “Superbonus 110” è costato finora 119 miliardi di euro, ovvero il cinque percento dell’intera produzione economica italiana.Solo nel 2023, il programma ha assorbito il quattro percento del bilancio e ha portato il deficit a oltre il sette percento. Ma nonostante gli ingenti costi, l'effetto economico è rimasto limitato: l'economia italiana è cresciuta complessivamente solo del due percento tra il 2021 e il 2023.

Una delle peggiori politiche fiscali in Europa:
Gli economisti criticano duramente il programma. Nicola Nobile di Oxford Economics la definisce “probabilmente la peggiore misura di politica fiscale in Italia negli ultimi dieci anni”.Due analisi della Banca centrale italiana dimostrano che i benefici economici complessivi sono stati ben inferiori agli ingenti costi.

Uno dei motivi è l'aumento dei costi di costruzione. Il bonus climatico ha fatto aumentare il costo dei servizi di costruzione del 20% e, da settembre 2021, è stato aggiunto un ulteriore 13%. Solo i prezzi delle impalcature sono aumentati del 400 per cento. Particolarmente colpiti sono stati i proprietari che hanno dovuto realizzare altri interventi di ristrutturazione per i quali non erano previsti sussidi.

Anche il Fondo Monetario Internazionale riscontra gravi carenze. Il rapporto costi-benefici è estremamente sfavorevole. I maggiori margini di profitto per le imprese edili, gli investimenti dislocati e le frodi diffuse hanno impedito gli sperati effetti positivi.

L'esborso finanziario supera addirittura i 69 miliardi di euro che l'Italia ha ricevuto dal Recovery Fund dell'UE. Solo una frazione di questi fondi è stata destinata a misure di protezione del clima. Un quarto dei costi è sostenuto indirettamente dal contribuente tedesco. La Commissione europea ha approvato il bonus climatico nel 2020 e ne ha addirittura dato una valutazione positiva. Il modello è stato ritenuto trasferibile ad altri paesi dell'UE. Oggi probabilmente c'è sollievo nel constatare che non ha trovato imitatori.
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samantha

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