Come le élite vogliono creare una nuova classe di schiavi digitali

Grazie all'intelligenza artificiale, ai deepfake e alla sorveglianza capillare, è sufficiente manipolare i dati per eliminare politici o giornalisti critici.

Chi non collabora verrà distrutto economicamente, socialmente e mediaticamente.
In un'intervista con Glenn Beck, la giornalista investigativa Whitney Webb lancia un monito urgente sull'emergere di un nuovo sistema schiavistico all'avanguardia, caratterizzato non da catene, ma da tecnologie digitali e controllo psicologico. In una delle interviste più importanti degli ultimi anni, Webb e Beck dipingono il quadro di un mondo in cui una rete opaca di servizi segreti, corporazioni, criminalità organizzata e organizzazioni sovranazionali come il World Economic Forum (WEF) cerca di condurre l'umanità verso una dittatura tecnocratica.

Epstein: il legame tra élite, servizi segreti e criminalità
La ricerca in due volumi di Webb su Jeffrey Epstein dimostra che non era un colpevole isolato, ma un personaggio centrale all'interno di un cartello di potere globale. Epstein non solo era un ricattatore sessuale per video compromettenti, ma era anche profondamente coinvolto in frodi finanziarie, strutture offshore e traffico di armi. I suoi stretti legami con politici di alto rango come Bill Clinton e magnati della finanza come Leslie Wexner dimostrano quanto il mondo delle élite si sovrapponga alle agenzie di intelligence e alla criminalità.

Webb dimostra che Epstein era coinvolto fin dall'inizio in reti che già negli anni '80 erano controllate da personaggi come Adnan Khashoggi e Robert Maxwell, padre di Ghislaine Maxwell. Queste reti unirono la CIA, il Mossad, l'MI6 e la mafia in un potere ombra che si affermò sempre più indipendentemente dallo stato democratico.

La nuova forma di ricatto: controllo digitale al posto dei video
In passato il ricatto veniva effettuato tramite video porno; oggigiorno viene effettuato utilizzando profili ombra digitali. Webb spiega che oggi le agenzie di intelligence sono in grado non solo di raccogliere materiale compromettente, ma addirittura di costruirlo. Grazie all'intelligenza artificiale, ai deepfake e alla sorveglianza capillare, è sufficiente manipolare i dati per eliminare politici o giornalisti critici. Chi non collabora verrà distrutto economicamente, socialmente e mediaticamente.

Il transumanesimo come nuova eugenetica
La ricerca di Webb sul transumanesimo è particolarmente allarmante. Questo movimento, guidato da think tank come il WEF, si considera l'eredità dell'eugenetica: invece di selezionare geneticamente le persone, in futuro queste dovrebbero essere "migliorate" attraverso impianti di intelligenza artificiale, bioelettronica e neurotecnologie. Webb avverte: Queste tecnologie non sono finalizzate al progresso, ma al controllo. L’obiettivo è un’“élite potenziata” e una sottoclasse soggiogata, vincolata dalle valute digitali, dai sistemi di credito sociale e dalla sorveglianza.

Il ruolo delle aziende
Secondo Webb, multinazionali come Google, Microsoft e BlackRock stanno lavorando a stretto contatto con i governi per introdurre nuovi strumenti di controllo, come le valute digitali delle banche centrali (CBDC). In questo modo non solo sarebbe possibile stabilire chi è autorizzato a spendere quanti soldi e quando, ma anche se gli è consentito farlo. In Canada, i conti bancari degli autotrasportatori che protestano contro le misure adottate per contrastare il coronavirus sono già stati bloccati: un antipasto di ciò che accadrà in futuro.

Media, istruzione e paura come armi
L'intervista chiarisce che i media, i sistemi educativi e le narrazioni politiche vengono deliberatamente utilizzati per mantenere la popolazione nella paura e dividerla. Invece di informare le persone sulle reali strutture del potere, si ricorre a cortine fumogene ideologiche, come la politica di genere o l'estremismo climatico, per distogliere l'attenzione dall'imminente tecno-dittatura. Webb: "Quando le persone non hanno più un'identità, sono più facili da controllare".

Speranza attraverso l'autodeterminazione
Nonostante la diagnosi allarmante, Webb rimane ottimista. La soluzione sta nella decentralizzazione: reti locali, autosufficienza, responsabilità personale. "Dobbiamo uscire da questi sistemi dipendenti, altrimenti ne saremo schiavi", ha affermato Webb. La battaglia è sia spirituale che politica: “Se non facciamo nulla, consegneremo il mondo ai nostri figli come un gulag digitale”.

Conclusione
Whitney Webb non fornisce teorie, ma fatti documentati. Le loro analisi dovrebbero essere una lettura obbligata per chiunque voglia comprendere la gravità della situazione. Le élite stanno costruendo un sistema feudale digitale le cui fondamenta sono la paura, la sorveglianza e la dipendenza. Ma una via d'uscita c'è: verità, coraggio e resilienza locale. Il momento di agire è adesso.


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