Trattato OMS sulla pandemia interrotto

Una grave battuta d'arresto per i globalisti.

Nel suo ultimo video, Clayton Morris (Redacted News) evidenzia una sorprendente svolta che riguarda il trattato pandemico pianificato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il piano originale, che aveva suscitato forti critiche in tutto il mondo, a quanto pare è fallito miseramente. Si tratta di uno sviluppo significativo, ma anche di una grave battuta d'arresto per coloro che cercavano di minare la sovranità nazionale a favore del controllo globale.

Cosa era previsto?
La bozza originale del trattato dell'OMS sulla pandemia prevedeva che all'organizzazione fossero conferiti poteri ampi:
- la possibilità di dichiarare pandemie,
- per ordinare blocchi,
- per istituire vaccinazioni obbligatorie e sistemi di certificati vaccinali,
- e perfino esercitare un controllo diretto sul flusso di informazioni (“infodemia”).Le informazioni non conformi alla linea ufficiale avrebbero potuto essere classificate come minacce e censurate.

L'idea non era altro che un tentativo di installare un governo sanitario globale centralizzato, una distopia promossa da personaggi come il direttore generale dell'OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus e il fondatore del World Economic Forum Klaus Schwab.

La resistenza sta crescendo:
Ma le cose andarono diversamente. Paesi come l'Australia, il Giappone, la Slovacchia, diversi stati africani e alcuni politici del Regno Unito si opposero fermamente al trattato.

Da notare: gli Stati Uniti, sotto la presidenza di Biden, avevano inizialmente sostenuto il trattato e caldeggiato la rinuncia alla sovranità nazionale in favore dell'OMS. Solo la precedente amministrazione Trump ha avviato il ritiro degli Stati Uniti dall'OMS, il che significa che attualmente gli Stati Uniti non fanno parte del processo di stipulazione del trattato: un vantaggio cruciale.

Clayton Morris ha ricordato che anche durante le negoziazioni, i critici sui social media venivano censurati, declassati o addirittura bloccati quando esprimevano preoccupazioni.

Lo stato attuale:
Dopo una forte resistenza, il trattato dell'OMS sulle pandemie è stato ora notevolmente indebolito.
L'OMS ha annunciato che il nuovo documento "rispetta la sovranità nazionale" e "non contiene alcuna autorità per prescrivere o modificare leggi, politiche o misure nazionali come i lockdown o la vaccinazione obbligatoria".

In altre parole:
- Nessuna misura coercitiva,
- Nessun obbligo vaccinale tramite decreti dell'OMS,
- Nessun divieto di viaggio secondo gli ordini dell'OMS,
- Nessun controllo delle informazioni imposto a livello globale.

A prima vista, questo sembra una vittoria della ragione.
Ma come ha osservato Clayton Morris, se l'OMS non ha più alcun potere, perché c'è ancora bisogno di un trattato?
Lo ha paragonato all'approccio dell'UE: si garantisce che la sovranità nazionale resti intatta, ma di fatto si impone ciò che si vuole attraverso la leva finanziaria e gli strumenti politici.

Infodemie - pericolo non scongiurato:
Un punto particolarmente critico resta la cosiddetta clausola “infodemia”: nella bozza originale, all’OMS sarebbe stato conferito il potere di controllare l’informazione in tutti gli stati membri se avesse ritenuto che troppe informazioni (vere o false) potessero rappresentare un “pericolo per la salute pubblica”.

Clayton Morris ha avvertito che dobbiamo essere molto attenti a vedere se termini come "infodemia" riappariranno nella nuova bozza. Ha ricordato che l'ONU si era già vantata apertamente di come manipolasse i risultati di ricerca di Google per sopprimere determinate informazioni, un chiaro segnale di come funzioni oggi il vero controllo delle informazioni.

Il prossimo ostacolo - il documento finale:
L'OMS ha annunciato che presenterà la bozza finale alla prossima Assemblea mondiale della sanità nel maggio 2025. Secondo la Costituzione dell'OMS, una bozza dovrebbe essere pubblicata sei mesi prima del voto, per consentirne un esame approfondito.

Ma ora il nuovo trattato verrà presentato con un preavviso molto breve e sottoposto a votazione immediata: una tattica che ricorda le votazioni notturne sul bilancio al Congresso degli Stati Uniti: migliaia di pagine tutte insieme, nessun tempo per un esame approfondito.

Morris ha invitato i suoi telespettatori a contattare i propri parlamentari e a insistere affinché la revisione e il dibattito non vengano affrettati.

Conclusione:
Sebbene il nuovo trattato dell'OMS sia stato notevolmente attenuato rispetto alla bozza originale, resta giustificato lo scetticismo.
- Il meccanismo dell'infodemia viene ripristinato segretamente?
- La leva finanziaria o politica esercita ancora pressione sugli Stati?
- L'OMS continuerà ad espandere il suo potere indirettamente?

Per Clayton Morris è chiaro: la battuta d'arresto per i globalisti è significativa, ma non è affatto un motivo per sedersi e rilassarsi. La vigilanza resta all'ordine del giorno.
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