Disastro digitale in Spagna

La rete mobile crolla dopo un aggiornamento software.

La Spagna non riesce a trovare la pace. A poche settimane dal devastante blackout che ha gettato il Paese nell'oscurità a fine aprile, la rete di telefonia mobile è ora sull'orlo del collasso. Un aggiornamento software fatale del colosso delle telecomunicazioni Telefónica ha paralizzato gran parte della rete di comunicazioni spagnola nelle prime ore di martedì mattina, con conseguenze drammatiche per la sicurezza pubblica.

Particolarmente allarmante: il numero di emergenza 112 era temporaneamente non disponibile. Nel disperato tentativo di mantenere i servizi di base, i servizi di emergenza hanno dovuto istituire numeri sostitutivi temporanei. Uno scenario che mostra chiaramente quanto sia diventata vulnerabile la nostra società altamente digitalizzata e con quanta negligenza venga gestita questa vulnerabilità.

L'effetto domino digitale colpisce tutta la Spagna:
Il crollo ebbe ripercussioni di vasta portata. Oltre al leader di mercato Telefónica e alle sue controllate Movistar e O2, sono state colpite anche le reti di Orange, Vodafone e Digimobil. Dall'Aragona all'Andalusia, dai Paesi Baschi a Valencia: quasi nessuna regione è stata risparmiata. L'interruzione ha interessato in particolar modo le connessioni di linea fissa, ma anche i servizi di telefonia mobile sono stati gravemente colpiti.

Una valutazione preoccupante della catastrofe digitale:
Le statistiche parlano da sole: secondo la piattaforma di segnalazione Downdetector, i problemi sono iniziati intorno alle 2 di notte. Il 10% delle interruzioni segnalate erano guasti completi del sistema e il 18% degli utenti non aveva alcun segnale. Il restante 72 percento ha dovuto fare i conti con restrizioni massicce.

La transizione verso l’energia verde come fattore scatenante della crisi?
Questo incidente appare particolarmente esplosivo nel contesto della recente interruzione di corrente a livello nazionale. Il gestore della rete elettrica spagnola Red Eléctrica aveva ammesso che la causa più probabile del blackout era stata il passaggio frettoloso alle energie rinnovabili. Un'ammissione che dimostra chiaramente la natura discutibile dell'attuale politica energetica.

Il Ministero spagnolo per la trasformazione digitale ha annunciato che monitorerà attentamente la situazione. Ma a cosa serve l'osservazione se le decisioni fondamentali portano nella direzione sbagliata? I cittadini spagnoli stanno pagando il prezzo di una politica che sacrifica la stabilità e la sicurezza dell'approvvigionamento in nome di una cieca fiducia nel progresso.
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stella

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