Pfizergate: il Parlamento europeo rifiuta la trasparenza

Parlamento europeo blocca ogni dibattito, nonostante la sentenza del tribunale e i cittadini ne pagano il prezzo.

Accordo miliardario tra Ursula von der Leyen e Pfizer: la Corte UE chiede chiarimenti, ma il Parlamento blocca ogni dibattito. Una lezione sul potere, sulla mancanza di trasparenza e sul disprezzo per il sovrano.

Mentre l'intera Europa geme per le conseguenze sociali, economiche e psicologiche degli anni del Coronavirus, il Parlamento europeo blocca un dibattito chiave su uno degli accordi più controversi della pandemia: il contratto multimiliardario sul vaccino tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l'amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla.

Una serie di messaggi di testo, scambiati personalmente tra von der Leyen e Bourla, restano tutt'oggi riservati. E questo nonostante la Corte di giustizia europea abbia ritenuto, proprio la scorsa settimana, che la Commissione stia violando il diritto all'informazione.

Un “giudizio storico” – che resta senza conseguenze

Transparency International ha parlato di una “vittoria storica per la trasparenza nell’UE”. Il New York Times, che aveva intentato la causa contro la Commissione europea, ha ricevuto sostegno dalla corte: la Commissione “non è riuscita a dimostrare che i messaggi non esistessero” – un eufemismo diplomatico per: insabbiamento.

E cosa fa il Parlamento europeo? Blocca ogni dibattito al riguardo. Una mozione del gruppo Patriots for Europe per discutere finalmente il caso pubblicamente è fallita a causa della resistenza dei gruppi principali : Renew Europe e il Partito Popolare Europeo (PPE). Tra questi ultimi rientrano non solo la CDU/CSU, ma anche i partiti olandesi BBB e NSC, che hanno entrambi votato contro la chiarificazione.

Insabbiamento del caso Pfizergate? Il PPE e la Sinistra votano contro il dibattito sui messaggi segreti di Von der Leyen. Cosa nascondono? Ed è proprio per questo che i Patriots hanno creato il Comitato Investigativo TRAC: per esigere risposte e portare alla luce la verità.

Cosa nascondono?

La domanda chiave è: cosa dicevano questi messaggi? E perché von der Leyen si è rifiutata di rivelarli per anni?
L'accordo sul vaccino, del valore di oltre 35 miliardi di euro, è stato negoziato a porte chiuse, senza gara d'appalto e senza alcun controllo. Anche altri membri della Commissione vennero a conoscenza dei dettagli tramite la stampa.

Si trattava di quantità, prezzi, responsabilità? Si trattava di accordi politici? Oppure si tratta di vicinanza personale?

Il fatto è che i cittadini hanno pagato, e pagano ancora oggi. Miliardi di dollari dei contribuenti sono confluiti in una società farmaceutica statunitense. E mentre le persone soffrivano a causa dei lockdown, degli effetti collaterali e delle divisioni familiari, il più alto funzionario dell'UE negoziava direttamente con l'amministratore delegato di Pfizer tramite messaggio di testo, senza alcuna supervisione democratica.

La democrazia come farsa

Ciò che il Parlamento europeo sta dimostrando oggi non è una democrazia viva, ma la sua erosione.
Se la maggioranza dei membri del parlamento, che dovrebbero rappresentare i cittadini, si rifiuta deliberatamente di discutere dopo che un tribunale ha richiesto trasparenza, allora non si tratta più di interessi dei cittadini, ma di autodifesa e di politica di potere.

Conclusione: uno scandalo con avvertimento

Il silenzio sulla notizia Pfizer non è una questione di poco conto: è un simbolo. Un simbolo di quanto le élite dell'UE si siano allontanate dai cittadini. Un simbolo del fatto che anche decisioni dal valore di miliardi, con conseguenze per la salute e la vita di milioni di persone, possono essere negoziate a porte chiuse.

E cosa succederebbe se la stampa lo chiedesse, se i cittadini lo chiedessero, se lo chiedessero i tribunali?

Quindi semplicemente non c'è risposta.

Questa non è democrazia, è un disastro.
fonte


willer

959 Blog posts

Comments