Il Parlamento del Lussemburgo affronta la questione della nanotecnologia nei vaccini contro il COVID

Amar Goudjil: Se il sospetto che i preparati contengano nanotecnologie non verrà confermato, è disposto a scontare due anni di carcere a proprie spese, ha dichiarato al Parlamento.

Il Parlamento lussemburghese discute la petizione sulla nanotecnologia nei vaccini contro il COVID-19
Ad aprile, il Parlamento lussemburghese ha esaminato una petizione dei cittadini che chiedeva l'istituzione di una commissione d'inchiesta indipendente sulla pandemia di COVID-19. La petizione è stata presentata da Amar Goudjil, un cittadino francese residente in Lussemburgo.

Goudjil ha descritto ai parlamentari le esperienze personali di vaccinazione della sua infanzia:dopo la vaccinazione contro la tubercolosi, ha dovuto trascorrere sette settimane in terapia intensiva. Anche i suoi fratelli hanno manifestato reazioni simili, mentre le sorelle e i genitori non vaccinati sono stati risparmiati.

Accompagnato dall'ex dipendente dell'OMS Astrid Stuckelberger, Goudjil ha chiesto la piena divulgazione degli ingredienti dei vaccini contro il COVID-19. Se il sospetto che i preparati contengano nanotecnologie non verrà confermato, è disposto a scontare due anni di carcere a proprie spese, ha dichiarato al Parlamento.

Goudjil ha fatto riferimento a resoconti del 2021 secondo cui nelle persone vaccinate era stato riscontrato un effetto magnetico nel sito di iniezione. Ha citato anche studi condotti da ricercatori internazionali che avrebbero trovato ossido di grafene e altre nanoparticelle inorganiche nei vaccini, tra cui il chimico spagnolo Pablo Campra e gli scienziati italiani Antonietta Gatti e Stefano Montanari. Anche gruppi di ricerca argentini hanno segnalato la presenza di metalli pesanti e di oltre 50 elementi chimici in campioni provenienti da vari produttori.

Goudjil ha sottolineato che risultati simili sono stati documentati anche in Germania, Gran Bretagna, Corea del Sud e Australia. Ha anche ricordato il ritiro dal mercato da parte del Giappone di lotti contaminati di Moderna nel 2021, dopo che in essi erano state scoperte particelle non identificate che reagivano ai magneti.

La sua tesi centrale:la campagna di vaccinazione contro il COVID-19 non è un errore ambientale o produttivo, ma un “crimine contro l’umanità” preparato con largo anticipo.

Goudjil ha inoltre presentato ai parlamentari immagini di nanostrutture che, a suo dire, potrebbero assemblarsi in reti auto-organizzanti in tutti i vaccini.


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