Il martello dell'Eden di Ken Follet

Quando qualcuno sta minacciando la vostra casa, la vostra famiglia e tutta la tranquillità di ogni giorno, voi cosa fareste?

Naturalmente, fareste quello che farebbero tutti - difendereste tutto ciò che vi è santo. Ecco, questo libro parla di una storia del genere e di come la gente normale, anche se non del tutto priva di colpe in gioventù, a causa di una decisione di poche persone potenti e dei loro enormi interessi politici ed economici, puó trasformarsi in "terroristi" in un'attimo.  Cioé, per così dire "terroristi", ma sono persone disperate che, per paura di perdere tutto ciò che avevano, hanno deciso di difendersi con ogni mezzo possibile.

E, alla fine della storia, mi sono fermata un po' pensando seriamente: ma io, in una situzione cosi, da quale parte mi metterei?

Storia comincia in una bellissima vale californiana, la Silver River Valley, dove si è nascosta una piccola comunità di hippie. Tutti loro hanno qualcosa da nascondere dal passato; qualcuno dei piccoli reati, qualcuno ha scapato dalla violenza o per la violenza ecc., ma quello che gli ha uniti è la voglia di lasciare il passato dietro le spalle e di ricominciare una nuova vita in santa pace lontano da tutti.

Questa vale, all'inizio era il loro rifuggio, diventato poi la loro casa e l'unica spiaggia di sopravvivenza. Non davano più fastidio a nessuno. E come non volevano essere trovati, cosi non comunicavano con il resto del mondo, non avevano TV, si curavano da soli e insegnavano i suoi figli a leggere e a coltivare ottimo vinaio che hanno cresciuto in questa vale, da soli. Produzione del vino era anche il loro unico guadagno - lo vendevano tramite un vecchio conoscente di Priest. Priest era il loro capo spirituale. Si poteva dire che erano anche molto ricchi perché il guadagno tramite vino era buono, e loro spendevano molto poco. Potevano andare a vivere in qualunque posto volessero e nelle case con il tutto lusso, perché poi qui vivevano anche senza elettricità, ma non erano interessati al denaro, né a stabilirsi altrove perché avevano già messo radici in questa valle e si sentivano al sicuro.

Avevano solo una macchina che usavano una volta al mese per fare la spesa e, ogni giorno, per ascoltare le notizie al radio. Cosi hanno saputo per la costruzione di una centrale elettrica che, come conseguenza, farà sommergere la loro bellissima vale, cioè la loro casa e il loro vigneto - tutta la loro esistenza che hanno costruito con le sue mani su un pezzo di terra strappato dal paradiso e poi dal Dio lasciato a loro. In quel momento inizia la loro inevitabile difesa di ciò che hanno creato, il loro calvario e la loro fine. Al inizio hanno provato di attirare l'atenzione per la belezza della vale pensando che la sensibilità delle persone per la natura li poteva aiutare, ma i giochi politici erano troppo forti a dar loro voce. Come sempre tutto girava sui soldi, sul potere economico e voti politici.

Questa piccola comunità non aveva speranze, ma la comunità di piccoli precedenti criminali forse si. Cosi hanno deciso poi a mandare gli ricatti, ma nemmeno questo produceva i risultati che loro speravano. Poi, inevitabilmente, hanno passato alle cose più pesanti perché non vedevano altro modo per essere ascoltati e lasciati in pace. Hanno rubato un vibratore sismico e hanno provocato un terremoto terribile dove erano morte e ferite tantissime persone. Questo, però, non era la loro intenzione perché terremoto doveva succedersi in un'altro posto. Purtroppo non avevano fatto conto in precedenza sulle conseguenze della loro iniziativa e adesso non si certo potevano più tirare indietro cosi hanno minacciato di fare altri terremoti se non si fermano i lavori sulla centrale elettrica. Pensiero del loro capo era: "Quando hai messo qualcuno in ginocchio, e questo qualcuno piange e se la fa addosso e ti implora, ti supplica di non fargli più male, è allora che gli dici quello che vuoi. E lui ti è grato, ti vuole bene perché gli hai detto quello che deve fare perché cessi il dolore", ma non era così.

Ora, finalmente avevano l'attenzione di tutti e tutti parlavano di loro, ma non in modo che si aspettavano. Invece della notizia in che modo sarà risolto il loro problema, tutti parlavano di quanta polizia li sta cercando. La loro situazione all'improviso si è capovolta e da inocenti sono diventati colpevoli e ricercati. Questa non voluta tragedia ha creato anche la prima spaccatura nella comunità stessa che poi ha causato una divisione totale perché non tutti volevano continuare a difendersi in questo modo e, infine, ha portato alla tragedia di alcune persone della comunità. Finisce comunque come sempre (ma solo nei libri) che il bene sconfigge il male.

Quello che mi ha fatto pensare tanto è che loro all'inizio non hanno fatto del male a nessuno, ma solo dopo che la loro esistenza é stata minacciata, e di nuovo non subito perché prima hanno cercato di attirare l'attenzione delle autorità, ma nessuno gli dava ascolto, come se fossero invisibili - ecco questo, secondo me, potrebbe essere l'inizio della rabbia che si fa strada nei cuori delle persone quando non riescono a risolvere i loro problemi in un modo civile e umano.

In questo caso, la rabbia può trasformare una persona normale, tranquilla, in una persona violenta, distruttiva o molto pericolosa che non osa usare tutti i metodi necessari per difendere ciò che ama di più al mondo: la sua famiglia e tutto ciò per cui ha lottato e lavorato l'intera vita. A nessuno piacerebbe perdere tutto all'improvviso e senza nessun riconoscimento e risarcimento dei danni.

Si potrebbe dire che sono diventati "terroristi per la necessità". Desiderando solo un benefico per se stessi hanno causato, pur non volendo, la morte e ferimento di molte persone - che è una cosa imperdonabile perché hanno fatto soffrire tanta gente in peggior modo di quanto soffrivano loro stessi e hanno privato molti di questi sopravvissuti di tanti benefici che volevano per sé, ma mi chiedo: cosa deve fare una persona normale per essere ascoltata?

Come si può difendere una persona normale contro gli interessi dei potenti politici? Certo, non uccidendo persone inocenti e con la violenza crudele. Io sono contro violenza perché credo che con violenza non si può ottenere molto, anzi spesso si fanno solo i risultati controproduttivi. "La violenza distrugge ciò che vuole difendere: la dignità, la libertà, e la vita delle persone (papa)". Allora come deve essere giudicata una persona che da una normale diventa crudele vedendosi portare via tutti gli sacrifici della sua preziosa vita? Chi è più colpevole: quelli che, in rabbia, fanno male o quelli che hanno causato questa rabbia? Perché poi, di quelli secondi non si parla quasi mai o molto poco e in questo modo loro rimangono invisibili e invincibili al opinione pubblica e, naturalmente, alla giustizia. Nascosti nelle sue belle villette tranquilamente bevendo il loro costoso champagne cercano, spesso senza alcun rimorso, di organizare qualche altro buon affare per loro. E non è che gli importa tanto se le cause di questo affare si poi rispecchia sulla pelle di qualcuno e gli cambierà la vita e il futuro per sempre.

Questo libro ha una bella avventura per chi non vede altro che parole scritte perché, a parte dell'avventura di questa comunità, c'è anche quella della polizia e di una poliziotta molto inteligente, ma è anche molto di più per quelli che sanno leggere tra le rigge. Buona lettura.

PDF del libro
Il martello dell'Eden di Ken Follet


stella

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