Ci sono Carlo e Alice. Un libro a due facce. A due sessi. A due voci. Per un amore solo.
Prima di ricominciare devo dire che il libro è eccezionale! Lo consiglio a tutti, soprattutto ai giovani perché affronta problemi degli adolescenti importanti per diventare adulti. È un libro a due facce, racconto a due voci, semplice, sentimentale ma coinvolgente e pieno di sagezza in cui, credo, ognuno può tovare un framento della propria gioventú.
Libro parla di due ragazzi dala stessa classe, Carlo e Alice, lui un pó imbranato e lei un pó di tutto, a volte critica a volte sognatrice. Entrambi raccontano la sua storia e spiegano i suoi punti di vista, spesso diversi, per le stesse cose, stessi amici e stessi problemi.
Ma le stelle quante sono?
Tante. Le più grandi. Le più piccole. Sono puntini scintillanti nel cielo della vita. Tutte da scoprire, una per una, e solo nel proprio tempo di crescita. Ci sono anche stelle cadenti, e quelle si devono guardare con rispetto perché si dice che portino fortuna. Come nella vita quando si cade giù col morale o si fa un errore, e nello stesso tempo si impara ad alzarci e continuare a camminare con la testa in sù evitando tutte le barriere che si mettono davanti. Gli errori fanno tanto male quanto danno la forza di non ripeterli mai più.
La loro generazione, fatta di sms o no, ha stessi problemi, dubbi, preoccupazioni e desideri come tutte le generazioni in crescita. Problemi con i genitori che spesso sono troppo presi dal lavoro per ascoltarli bene o non li ascoltano nemmeno, scoperte che gli amici non sono cosi affidabili come immaginato e che non sono affatto adatti per dare i consigli perché anche loro sono in cerca delle risposte, problemi con i professori e con le materie che non vanno proprio nel cervello, e poi, come la ciliegina sulla torta, arriva l’amore e con essa nuovi problemi e confusione.
Due ragazzi chiusi in se stessi, fanno sbagli nel loro percorso di crescita, ma con questi sbagli imparano a valutare le persone e ad ascoltare se stessi per arrivare alle risposte giuste. Le loro strade si incrociano per caso, dopo di che i loro passi piano piano formano una coppia perfetta, come i puzzle quando trovi i pezzi giusti.
Leggendo questo libro sono tornata indietro con gli anni rispolverando un pó la mia memoria. Mi sono ricordata tante cose che facevo a quell'età, male o con orgoglio. Mi sono tornati in mente i nomi dei miei amici del cuore, ma anche di quelli che odiavo, i primi amori, le paure e le cose che avrei fatto diversamente oggi. A volte fa bene riccordarci come eravamo e cosa volevamo fare nella vita, soprattutto noi adulti, perché così possiamo capire meglio le giovani generazioni. Buona lettura a tutti!
E ora, ecco alcune citazioni dal libro:
Citato dal racconto di Alice:
Perché vivere è come scalare le montagne: non devi guardarti alle spalle, altrimenti rischi le vertigini. Devi andare avanti, avanti, avanti….senza rimpiangere quello che ti sei lasciato dietro, perché, se è rimasto dietro, significa che non voleva accompagnarti nel tuo viaggio. Però ti servito anche quel pezzo di roccia che non riesci più a vedere, ti ha fatto capire, ti ha dato slancio.
Citato dal racconto di Carlo
Perché diventare uomini non significa aver fatto sesso; significa avere il coraggio di affrontare le proprie paure e di combattere per chi si ama.
Non lo so, il mondo è strano: si allarga, si restringe e poi si riallarga, e tu non puoi mai essere sicuro di riuscire a starci bene dentro. Ma quando riesci a stare dentro, devi rubare tutta la vita che puoi. E metterne un po’ da parte. Che magari, un giorno quando avrai bisogno di ricordi, ti servirà quella manciata di vita e ti farà piacere ritrovarti un po’ di sabbia nei capelli. E ti metterai li, ad accarezzare il tuo amore e a lasciarlo parlare.
PDF del libro:
Ma le stelle quante sono di Giulia Carcasi