Macron sta diventando un pericolo nazionale.
Emmanuel Macron ha proposto di rendere le armi nucleari della Francia, il Santo Graal della sicurezza nazionale, disponibili per la difesa dell’UE.
Perché Macron vuole dare bombe nucleari all’UE?
I suoi commenti hanno suscitato forti critiche da tutto lo spettro politico. #macron sta diventando un pericolo nazionale, ha affermato Thierry Mariani del Rassemblement National. Il candidato francese del centrodestra alle elezioni europee del 9 giugno, François-Xavier Bellamy, ha definito i commenti di Macron "estremamente seri" perché toccano "l'essenza della sovranità francese".
Allora cosa sta facendo Macron? Innanzitutto si tratta di una tattica diversiva per distrarre dalla debolezza della sua coalizione in vista delle elezioni europee, come riporta The Spectator. L'ultimo sondaggio d'opinione pubblicato martedì mostra la candidata di Macron Valérie Hayer dietro Jordan Bardella del RN, con l'ulteriore umiliazione di poter essere superata dal socialista moderato Raphaël Glucksmann. Una vittoria di questa portata per la RN sarebbe la più grande vittoria di un partito in un’elezione europea dall’inizio delle elezioni nel 1979.
L’Europa deve smettere di fare affidamento sugli americani
In secondo luogo, e cosa ancora più importante, si tratta di mettere in pratica una convinzione vecchia e profondamente radicata del 2017: l’Europa deve costruire una difesa autonoma credibile e non fare più affidamento sugli americani.
Macron lo ha chiarito in un discorso alla Sorbona 2017 e nella “Sorbona 2” del 25 aprile. Per lui questo è un momento cruciale affinché l’Ue rimanga una potenza mondiale o cada nell’oblio: “La nostra Europa oggi può morire”. Il fatto che egli metta in discussione le armi #nucleari inviolabili della #francia vuole allarmare e illustrare la gravità della situazione.
Infine, l’apparente desiderio di Macron di mettere la più grande risorsa della Francia al servizio dell’UE costituisce un chiaro punto di riferimento per assumere un ruolo di leadership nel blocco dopo le sue dimissioni da presidente nel 2027.
Dopo gli USA (1945), l’URSS (1949) e il Regno Unito (1952), la Francia riuscì a costruire la #bomba atomica nel 1960. Anche se la bomba #atomica era e resta un oggetto di orgoglio e un simbolo dell'autonomia strategica della Francia, il desiderio di metterla a disposizione dell'UE preoccuperà la maggior parte dei francesi, anche perché Bruxelles sarà coinvolta nelle discussioni sulle circostanze del suo utilizzo.
La dottrina nucleare francese, come quella britannica, si basa sull’idea di difendere al massimo gli “interessi vitali” dello Stato. Tuttavia, viene deliberatamente mantenuta una “ambiguità strategica” su cosa significhi “vitale”.
E i predecessori di Macron – Hollande, Sarkozy e persino Chirac, hanno chiarito che la deterrenza nucleare non può essere vista isolatamente nel contesto europeo. Quindi questo tipo di riassicurazione nucleare francese non è nuova.
Ma in un momento in cui la maggior parte dei francesi ritiene che il proprio Paese sia stato relegato in seconda fascia e l’euroscetticismo è in aumento, il discorso sull’armamento nucleare dell’UE non può che aumentare i timori e riflettersi nei risultati del 9 marzo.
www.national.ro/politica/de-ce....-vrea-macron-sa-dea-