L'UE spreca centinaia di miliardi per la trasformazione verde - l'industria e i contribuenti devono pagare:
Con il "Clean Industrial Deal" (CID), la #commissione #europea ha presentato un altro costoso #programma #climatico, che graverebbe sull' #economia #europea con altri 480 miliardi di euro all'anno. Il colossale progetto presentato mercoledì mira a trasformare l'UE in un'area economica climaticamente neutra entro il 2050, a qualunque costo.
Le dimensioni del progetto sono davvero spaventose: la sola prevista "Banca per la decarbonizzazione industriale" dovrebbe essere dotata di 100 miliardi di euro. Per fare un paragone: l'intero #bilancio annuale dell'UE per il 2024 ammonta a soli 332 miliardi di euro. I costi astronomici saranno finanziati, tra le altre cose, attraverso #certificati di #co2, quindi alla fine saranno ancora una volta i contribuenti a dover #pagare.
Particolarmente preoccupante appare l'approccio dell'accordo basato su un'economia pianificata: la Commissione europea vuole intervenire massicciamente nei processi economici, promuovendo in modo mirato determinate #tecnologie e #industrie. In futuro, negli appalti pubblici verrà data la preferenza ai "prodotti puliti" provenienti dall'UE, ma cosa significhi esattamente questo termine non è ancora chiaro.
Con zelo quasi missionario, la Commissione annuncia che l'UE dovrebbe diventare "il leader mondiale dell'economia circolare" entro il 2030. Si prevede che il potenziale economico triplicherà dagli attuali 31 a 100 miliardi di euro. È dubbio che queste previsioni ottimistiche siano realistiche. I piani ricordano fatalmente i sistemi economici centralizzati del passato, solo che questa volta sono in una veste #ecologica.
Gli esperti avvertono già che gli #investimenti giganteschi potranno essere finanziati solo attraverso nuovi #debiti. Anche il freno al debito tedesco difficilmente potrà essere mantenuto, considerate le spese previste. Mentre Cina e Stati Uniti rafforzano le loro economie, l'UE si perde in costose fantasie sul clima.
L'attenzione unilaterale sugli #obiettivi #climatici rischia di indebolire in modo permanente l'Europa come piazza economica. Invece di rafforzare la competitività, l'industria si ritrova ad affrontare oneri sempre nuovi. Alla fine, a pagare il prezzo sono i cittadini, attraverso #prezzi più alti, tasse e una deindustrializzazione strisciante.
Il "Clean Industrial Deal" si inserisce perfettamente nella serie di costosi programmi di protezione del clima di #bruxelles che sembrano essere motivati più dall'ideologia che da ragioni economiche. La trasformazione dell'economia europea rischia di trasformarsi in una tomba da miliardi di dollari, mentre i concorrenti globali stanno cogliendo l'opportunità.
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