Ecco la vera Sabbia del Sahara: chi ci manda il terrore dai cieli?
Che sia chiaro: Qui non stiamo parlando di teorie complottistiche, ma di crimini concretamente commessi da vari governi e varie magistrature – crimini da tempo scoperti, ma mai resi pubblici e puniti come avrebbero meritato.
Dietro specifica richiesta, i governanti dichiararono che avrebbero spruzzato solo agenti chimici “innocui”.
Per inciso, i nostri governi danno esattamente le stesse risposte quando chiediamo dei milioni di tonnellate di nanoparticelle sparse su di noi.
E di fronte alla cosiddetta “pioggia di polvere del Sahara”, nessuno grida allo scandalo – men che meno i nostri media tradizionali.
Modificare degli aerei Boeing per trasportare carichi da 25 tonnellate di nanoparticelle simili a sabbia, e portarli ad un’altitudine di 18.000 metri.
E per quale motivo? Per manipolare il nostro tempo atmosferico e il clima.
Abbiamo già parlato del carburante NATO "JP 8", del quale la massonica NATO da tempo vende circa il 90% all'aviazione civile, cioè a quasi tutti i principali aeroporti nel mondo.
La cosa più allarmante è l’analisi degli additivi contenuti:
in questi combustibili militari sono state infatti rilevate elevate quantità di alluminio, bario, berillio, piombo, cadmio, cromo, cobalto, ferro, rame, molibdeno, sodio, nichel, stronzio, titanio, vanadio, zinco e stagno – insieme a molti ossidi di questi metalli e altre tossine ancora.
Sono stati questi risultati a farci venire il sospetto che sostanze simili potessero trovarsi anche nelle suddette nanoparticelle di polveri sottili simili alla sabbia, di cui centinaia di milioni di tonnellate sono già state sparse sopra la nostre teste.
Abbiamo quindi valutato che anche la cosiddetta “pioggia di sabbia del Sahara” potesse contenere proprio queste sostanze.
Infatti, i brevetti sulla manipolazione del tempo atmosferico che sono stati svelati, cioè brevetti sulle armi meteorologiche, descrivono nero su bianco come queste nanoparticelle di sabbia fluttuino fino a due anni nell’alta atmosfera dopo essere state sparse, per poi scendere lentamente su di noi.
E questo o in totale silenzio, o insieme ad una pioggia torrenziale che cade sulle nostre teste. Sulle nostre e su quelle dei nostri cari, dei nostri figli!
Queste particelle vanno poi a ricoprire anche gli impianti fotovoltaici, vanno a imbrattare i mezzi di trasporto, vanno ad avvelenare i nostri campi, e via dicendo.
Prima di arrivare all’analisi della cosiddetta “pioggia di sabbia del Sahara”, voglio ricordarvi i riprovevoli esperimenti sulla popolazione condotti su vasta scala, ad esempio nel 1994 negli Stati Uniti, che sono stati scoperti da tempo.
È difficile crederci, ma degli esperimenti così atroci sulla popolazione sono davvero stati condotti da vari governi, e poi insabbiati dalle compiacenti magistrature.
E quanto gli investigatori indipendenti hanno scoperto finora è appena la punta dell’iceberg: i partecipanti involontari a questi studi erano normali cittadini americani – gli abitanti di intere città.
Per un lungo arco di tempo, degli aerei militari spargevano deliberatamente vari veleni, perché l’alto comando voleva vederne gli effetti – ovviamente, le armi chimiche devono essere testate, prima di usarle sul “nemico”.
Perfino sopra una scuola elementare venne sparso {miratamene} del solfuro di zinco e cadmio – tutti i giorni, per tre mesi.
#sabbia #sahara #terrore #boeing #aviazione
https://www.kla.tv/_downloads/....video.kla.tv/2024/08