La Polonia intende sospendere il diritto d’asilo: un passo verso la sicurezza dei confini nazionali
Il primo #ministro #polacco Donald #tusk ha annunciato che #sospenderà almeno temporaneamente la #legge sull' #asilo del paese per ridurre l' #immigrazione #clandestina. Questa decisione avviene nel contesto di una #crisi #migratoria, con i migranti che entrano in #polonia attraverso la Bielorussia.
L’autoritario presidente della Bielorussia, Alexandr Lukashenko, ha concesso a questi migranti un passaggio sicuro verso il #confine, il che esercita una notevole #pressione sulla Polonia. Molti di questi migranti alla fine si dirigono verso la Germania e altri paesi dell’Europa occidentale noti per i loro forti sistemi sociali.
Tusk ha criticato la #politica migratoria dell' #ue e ha sottolineato di non attuare #misure che possano mettere in pericolo la sicurezza della Polonia. La Polonia ha già rafforzato le misure al confine, compresa la costruzione di una recinzione di confine e il dispiegamento di soldati.
Tusk continua la rigorosa politica migratoria dei suoi predecessori e prevede di inasprire le #regole per il rilascio dei visti. Ha accusato il presidente bielorusso Lukashenko di utilizzare i migranti come leva contro la Polonia. Queste accuse sottolineano la tesa situazione geopolitica nella regione e le sfide che la Polonia deve affrontare.
La decisione di sospendere il diritto d’asilo è un passo drastico che sicuramente farà discutere in Europa. Resta da vedere come reagiranno l’UE e gli altri Stati membri a questo annuncio e se la Polonia riuscirà a mettere in atto i suoi piani.
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