Identità digitale in Gran Bretagna: il percorso insidioso verso lo Stato di sorveglianza
In Gran Bretagna, il governo di Keir #starmer sta portando avanti l’introduzione di un’identità digitale per tutti i cittadini, con Tony #blair, autoproclamato esperto di trasformazione digitale, che promuove questa iniziativa sul Daily Mail come soluzione a un’ampia gamma di #problemi sociali. I media #britannici riferiscono costantemente in modo positivo sui sistemi di #identità #digitale, mentre le voci critiche e i potenziali #rischi come le preoccupazioni sulla protezione dei dati, la #sicurezza informatica e l’esclusione sociale vengono difficilmente discussi.
Particolarmente preoccupante è il collegamento con la #valuta digitale prevista dalla Banca d’Inghilterra, poiché una #cbdc non sarebbe fattibile senza l’identità digitale. Mentre i media criticano i sistemi di identificazione digitale cinesi, sviluppi simili sono sostenuti acriticamente nel loro paese, il che illustra i doppi standard nel dibattito pubblico. La popolazione britannica dovrebbe mettere in discussione criticamente questo sviluppo, poiché potrebbe mettere in #pericolo le #libertà fondamentali.
"L’offuscamento sistematico delle vere implicazioni dei #sistemi di identità digitale da parte dei #media e dei #politici non è di buon auspicio per il futuro delle libertà civili nel Regno Unito." Mentre gli stessi media lanciano giustamente l’allarme sui sistemi di identificazione digitale cinesi, gli sviluppi identici nel proprio paese vengono applauditi acriticamente. La popolazione britannica farebbe bene a guardare con molta attenzione prima di lasciarsi attirare da presunte promesse di comodità verso un sistema che potrebbe limitare permanentemente le loro libertà fondamentali.
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