Orbán contro l'UE: la coraggiosa lotta dell'Ungheria per la sovranità nazionale
Un conflitto drammatico sta scuotendo l'Unione Europea: il primo ministro ungherese Viktor #orbán si oppone fermamente alla crescente centralizzazione del potere a #bruxelles. Mentre i sostenitori della linea dura dell'UE minacciano già di revocare il #diritto di voto all'Ungheria, Orbán difende con fermezza gli interessi del suo Paese, soprattutto sulla delicata questione della possibile adesione dell'Ucraina all' #ue.

La frustrazione dell'élite dell'UE nei confronti dell'indomabile ungherese sta raggiungendo nuovi apici. Di recente, il primo ministro irlandese Micheál Martin ha addirittura invocato l'"opzione nucleare", ovvero la revoca del diritto di voto dell'Ungheria nel Consiglio europeo. Un evento senza precedenti che svela il vero volto del sistema apparentemente democratico dell'UE. L'accusa è fragile: Orbán sta "abusando" del principio di unanimità e bloccando decisioni importanti.

Ma di cosa si tratta veramente? Orbán difende senza compromessi la #sovranità degli Stati nazionali europei contro una presa di potere strisciante da parte della burocrazia di Bruxelles. Mentre la #commissione #europea sta acquisendo sempre più poteri con il pretesto di #crisi come l'immigrazione e la guerra in Ucraina, l'Ungheria è uno dei pochi Paesi che si oppongono.

Alla Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo a Budapest, Orbán ha parlato chiaro: le sanzioni imposte da Bruxelles e il #green_deal ideologico stavano distruggendo l' #economia europea. Invece di una "unione sempre più stretta", egli auspica un ritorno alle radici cristiane e all'identità culturale dell'Europa.

László Kövér, presidente del parlamento ungherese, ha lanciato un monito urgente contro la "dittatura di un piccolo gruppo" a Bruxelles. La lotta sistematica contro le famiglie tradizionali, i valori cristiani e l'identità nazionale ha già varcato la soglia del "terrorismo identitario". L'esempio della Germania mostra dove porta questa strada: persino l'Ufficio federale per la protezione della Costituzione dichiara che una concezione etnica del popolo è incompatibile con la #democrazia.

Mentre i vertici dell'UE continuano a sognare "un'unione sempre più stretta", l'Ungheria di Orbán sta indicando una strada diversa: la preservazione della sovranità nazionale e dell'identità culturale come fondamento di un'Europa forte. La reazione sempre più aggressiva dell'establishment dell'UE non fa che rivelare quanto Bruxelles tema di perdere il #controllo della propria agenda.

Il conflitto sul ruolo dell'Ungheria nell'UE dimostra chiaramente una cosa: abbiamo bisogno di più politici come Viktor Orbán, che abbiano il #coraggio di resistere al conformismo di Bruxelles e di anteporre gli interessi dei propri cittadini alle agende ideologiche. Il futuro dell'Europa dipenderà dalla capacità degli Stati nazionali di preservare la propria sovranità o di soccombere in un superstato UE controllato centralmente.
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