Portafoglio digitale approvato dal Parlamento Europeo.
Il Parlamento europeo ha adottato il regolamento sul portafoglio digitale europeo #eid, un dossier coordinato dal deputato REPER Alin Mituța per conto di Renew Europe. Questa iniziativa di digitalizzazione del rapporto tra cittadino e Stato eliminerebbe i tempi agli sportelli, le code interminabili e le pile di documenti richiesti quando i cittadini utilizzano i vari servizi, siano essi pubblici (tributi, tributi, Ospedali) o privati (banche, compagnie di assicurazione).
Il portafoglio digitale funzionerà come un'applicazione sul #telefono in cui potremo archiviare documenti e #certificati, compresi #documenti di identità come carte d'identità o passaporti, e che ci permetterà di accedere a distanza a servizi pubblici e privati ovunque nell'UE, crittografati e con lo stesso valore legale dei documenti cartacei, prosegue il comunicato stampa #reper.
«Con il #portafoglio digitale europeo, ad esempio, potremo accedere con pochi clic sull'app a qualsiasi tipo di documento, certificato o attestato, oppure richiedere l'apertura di un conto bancario semplicemente scambiando telefonicamente i documenti con la nostra banca, senza dover viaggiare e aspettare ore allo sportello", ha detto il deputato REPER Alin Mituța, secondo la fonte.
Il portafoglio #digitale sarà sviluppato da ciascuno Stato membro e messo a disposizione dei cittadini gratuitamente su base volontaria. I possessori di portafoglio digitale avranno il pieno #controllo sui propri dati e documenti e potranno decidere con chi e quando condividerli. Come proposto dall'eurodeputato Alin Mituța, il portafoglio digitale includerà anche una firma elettronica gratuita per tutti i #cittadini europei.
Esistono anche potenziali rischi associati all’utilizzo di un portafoglio digitale che non sempre vengono adeguatamente discussi:
Privacy: la raccolta e l'archiviazione di informazioni personali in un ID digitale potrebbero sollevare problemi di privacy, in particolare se tali informazioni vengono raccolte e utilizzate da agenzie governative o società private. L'uso improprio o la fuga di dati potrebbero causare seri problemi.
Sicurezza: gli ID digitali potrebbero essere vulnerabili agli attacchi di pirateria informatica e al furto di identità. La sicurezza delle piattaforme su cui sono archiviati e gestiti gli ID digitali dovrebbe essere garantita per ridurre al minimo il rischio di violazioni della sicurezza.
Esclusione: l’introduzione di un’identità digitale potrebbe escludere le persone che non hanno accesso alle tecnologie necessarie o non hanno competenze digitali sufficienti. Ciò potrebbe aumentare le disuguaglianze sociali, in particolare nelle regioni con accesso limitato alla tecnologia o all’istruzione.
Centralizzazione del potere: centralizzare i dati di identità nelle mani di un governo o di un’azienda potrebbe portare a una concentrazione di potere, che potrebbe essere potenzialmente abusiva. Ciò potrebbe incidere sulla libertà individuale e sulla #privacy.
Abuso di autorità: l’uso di identità digitali potrebbe portare a un eccessivo apparato di sorveglianza e controllo, in base al quale governi o aziende possono tracciare e monitorare i movimenti e le interazioni delle persone. Ciò potrebbe incidere sulla libertà personale e sui diritti civili.
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