Israele prende d'assalto gli uffici di Al Jazeera e sospende le trasmissioni.
Al Jazeera promette di continuare a riferire nonostante la drastica mossa di #israele di interrompere le trasmissioni e confiscare le sue apparecchiature poiché il canale è accusato di faziosità e propaganda.

Il primo ministro israeliano Benjamin #netanyahu ha annunciato la decisione del governo di sospendere le trasmissioni di Al Jazeera in Israele perché il canale di proprietà del #qatar è visto come un provocatore di "incitamento". La chiusura è stata decisa all'unanimità dal Consiglio dei Ministri. Al Jazeera ha reagito duramente, definendo “criminali” le azioni del governo israeliano.

Le restrizioni si applicano anche ai giornalisti stranieri, ai quali in particolare viene negato l'ingresso a #gaza, rendendo i dipendenti di Al Jazeera tra i pochi reporter sul posto. Alla base di ciò ci sono le accuse di lunga data delle autorità israeliane secondo cui la stazione è anti-israeliana. Le critiche si sono intensificate dopo gli attacchi mortali di Hamas contro Israele il 7 ottobre.

Il governo israeliano ha intensificato le sue misure contro Al-Jazeera assaltando gli uffici del canale e interrompendo le trasmissioni nel contesto del conflitto in corso nella Striscia di Gaza. Le azioni israeliane sono culminate domenica con l'irruzione della #polizia negli #uffici di #aljazeera presso l'Ambassador Hotel a Gerusalemme, descrivendo il canale come un veicolo di propaganda di Hamas. Il ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi ha annunciato il raid con un video su X/Twitter che mostra agenti e ispettori che sequestrano attrezzature da una stanza d'albergo.

Nonostante la situazione di tensione, Al Jazeera è uno dei pochi canali che riferiscono dalla Striscia di Gaza, dove almeno 34.683 palestinesi sono stati uccisi e 78.018 feriti da quando il conflitto si è intensificato il 7 ottobre, secondo il ministero della Salute gestito da Hamas. Funzionari israeliani accusano Al Jazeera di avere stretti legami con Hamas, un'affermazione che l'emittente nega fermamente.

Con un'importante mossa legislativa, il mese scorso il parlamento israeliano ha approvato una legge che consente al governo di chiudere temporaneamente le emittenti straniere ritenute una minaccia alla sicurezza nazionale. Il ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi ha sottolineato che il divieto ha effetto immediato e deve essere rinnovato ogni 45 giorni. L'ordinanza consente la chiusura degli uffici, il blocco dei siti web e la confisca delle attrezzature.

In quanto paese ospitante di Al Jazeera, il Qatar continua a svolgere un ruolo di mediazione nei negoziati in corso tra Israele e #hamas. Questi colloqui fanno parte degli sforzi per risolvere il conflitto che dura da quasi sette mesi. In passato, gli sforzi di mediazione del Qatar hanno portato con successo ad un cessate il fuoco temporaneo e al rilascio di 105 ostaggi israeliani.

L'emittente accusa Israele di prendere di mira specificamente i suoi giornalisti. Si ritiene che Hamza Al-Dahdouh, il cui padre Wael Al-Dahdouh dirige l'ufficio di Al Jazeera a Gaza, sia stato ucciso in un attacco israeliano. Israele però nega qualsiasi intenzione di attaccare i giornalisti. In una forte risposta al divieto, Al Jazeera ha dichiarato: “La repressione da parte di Israele della libertà di stampa per coprire i suoi crimini uccidendo e arrestando giornalisti non ci ha impedito di adempiere al nostro dovere.
https://reclaimthenet.org/isra....el-raids-al-jazeera-

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