Audi ha dedicato questo concept a Bernd Rosemeyer, celebre pilota della Auto Union e idolo dei piloti da corsa in Germania negli anni '30, da cui deriva il nome.
Il prototipo é una coupé a due posti con un design moderno, ma non era un prototipo pronto per la guida, né era un'anticipazione di un veicolo di produzione. Invece, secondo i suoi creatori, avrebbe dovuto visualizzare il potenziale tecnologico del marchio Audi.
Il concept era lungo 454 cm, largo 192 cm e aveva un passo di 291 cm. La monumentale griglia del radiatore ricordava le storiche frecce d'argento di Auto Union, così come il lungo cofano leggermente inclinato con feritoie verticali per la presa d'aria. Il corpo è realizzato in alluminio lucido.
La Audi Rosemeyer é dotata di un motore W16 con una cilindrata di 8004 cm³ per il quale è stata dichiarata una potenza di 630 CV e una coppia di 1032 Nm. Nelle dichiarazioni della casa la Rosemeyer può raggiungere una velocità massima di 350 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi.
L'Audi ha cercato di innovare molto con questa vettura, tanto infatti che per una migliore aerodinamica aveva delle piccole telecamere al posto degli specchietti laterali, questo è molto comune oggi ma all'epoca non era mai stato fatto. Aveva enormi pneumatici da 20 pollici e freni a disco ventilati e perforati.
Lo stile e il motore W16 della Rosemeyer saranno ripresi dalla Bugatti Veyron del 2005.
Altre curiositá:
- Bernd Rosemeyer era considerato un genio nell'abitacolo delle auto da corsa ed era l'idolo del motorsport del suo tempo. Nel 1936 vinse tutti i titoli possibili nell'Auto Union Type C 16 cilindri: Campione Europeo, Campione Tedesco su Strada e Campione Tedesco della Montagna. Ha stabilito diversi record mondiali ed è stato il primo a superare i 400 km/h su una strada pubblica.
- Bernard Rosemeyer, morto nel gennaio del 1938 in un incidente stradale sull'autostrada che collegava Francoforte a Darmstadt, stava provando di stabilire un nuovo record di velocità quando una forte raffica di vento gli fece perdere il controllo dell'auto e lo condusse alla morte. Guidava a una velocità di quasi 440 km/h.
