Sviluppato dagli scienziati dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, il FiloBot è in grado di crescere verso fonti di luce e lontano dalla forza di gravità (anche se potrebbe anche essere impostato per fare il contrario) non diversamente dai viticci di una pianta rampicante.
Il dispositivo ha una testa conica nella parte superiore e, per poter "crescere", il robot ha alla base una stazione che contiene una bobina di materiale termoplastico da cui tira un filo che passa attraverso un estrusore riscaldato nella sua testa che ruota lentamente rispetto al corpo. In questo modo, il robot stampa in 3D il proprio corpo in strati successivi di plastica fusa, che si legano insieme mentre si raffreddano.
Il robot adatta i parametri di stampa del materiale per sviluppare un corpo leggero e una crescita rapida per attorcigliarsi su supporti o un corpo più resistente per consentire l'autosupporto e il superamento degli spazi vuoti. Se nelle sue vicinanze si trova un supporto verticale come un ramo, il robot si avvolge su se stesso durante la crescita come una vera pianta rampicante, spendendo così meno tempo ed energie per crescere.
Per dirigere il suo corpo durante la crescita, il robot è dotato di sensori di luce, un giroscopio e un microcontrollore, in modo che possa controllare la direzione in cui cresce il suo corpo, il che significa che può essere programmato per crescere verso la luce o lontano da la luce e lontano da terra.