Google sta spingendo i confini dell'assistenza sanitaria AI testando il suo chatbot medico, Med-PaLM 2, presso la Mayo Clinic e altri ospedali statunitensi. E come afferma, il suo chatbot è in grado di fornire risposte di alta qualità a domande mediche, riassumere documenti e altro ancora.
Med-PaLM 2 è una derivazione del modello di linguaggio di grandi dimensioni di Google, PaLM 2, che alimenta Bard, il rivale diretto di ChatGPT creato da OpenAI e pubblicato in fase beta nel marzo 2023.
A differenza del modello base, Med-PaLM-2 è formato su domande e risposte relative agli esami di licenza medica, insieme a una serie selezionata di dimostrazioni da parte di professionisti medici. Ciò gli conferisce esperienza nel rispondere a domande relative alla salute e può anche svolgere compiti ad alta intensità di lavoro come riassumere documenti e organizzare dati di ricerca.
Nonostante le sue promesse, Med-PaLM 2 ha le sue sfide. Come altri modelli di chat AI, ha difficoltà con la precisione. Sebbene Google disponga di enormi dati, acquisire fiducia nell'intelligenza artificiale, in particolare nel settore sanitario, richiede più dei big data; richiede risultati coerenti e accurati.
Inoltre, data la natura sensibile dei dati sanitari, la privacy è un'altra delle principali preoccupazioni. Ma Google sottolinea che manterrà i dati riservati, dicendo che non addestra i suoi modelli sui dati dei pazienti.
Tuttavia, anche se mostra potenzialità e potrebbe in futuro svolgere un ruolo significativo nel lavoro quotidiano dei medici, Med-PaLM 2 non è ancora pronto per un uso più ampio. Occorre ancora lavorare sulle sue capacità, ma anche accettare l'idea che invece di un medico, le diagnosi e le istruzioni per la cura siano date da una macchina.
Med-PaLM 2 è attualmente disponibile per un gruppo selezionato di utenti di Google Cloud per test limitati, per esplorare casi d'uso e condividere feedback, mentre Google sta esaminando contemporaneamente modi sicuri, responsabili e significativi per utilizzare questa tecnologia.
Google è convinto che gli strumenti di intelligenza artificiale medica rappresenteranno un cambiamento positivo in medicina e faciliteranno le decisioni di diagnosi e trattamento. L'unica domanda è: chi si assumerà la responsabilità se commette un errore?
