L’ONU non è un governo mondiale

Le Nazioni Unite non sono un governo mondiale e non possono leggiferare.

Le Nazioni Unite non sono un governo mondiale, ma vengono sempre più percepite come tali dalla popolazione. Ecco perché è opportuno guardare la realtà e considerare i fatti.Si sta dimenticando che si tratta di uno strumento diplomatico.A volte è necessario riportare le cose come stanno. Mi ha stupito la reazione suscitata da questo semplice fatto, anche tra coloro che sono ben informati sugli eventi mondiali.

All’ONU viene dato più potere di quanto ne abbia. Qualsiasi cosa venga approvata in quella sede, non è una legge universale.La realtà viene creata virtualmente fino a quando non si manifesta concretamente. Il compito delle Nazioni Unite sarebbe quello di salvaguardare l’autonomia nell’epoca della globalizzazione, della deterritorializzazione, della produzione globale delle regole secondo Alessandro Diotallevi, nel suo scritto: "La strategia di governo mondiale: Le Nazioni Unite ed il sistema di governance mondiale, nel quadro della "deterritorializzazione" della produzione normativa e del rinnovato ruolo del giurista".

Le Nazioni Unite non emano leggi, in quanto non sono un governo mondiale, ma la loro azione è finalizzata ad affrontare e risolvere i conflitti e porre in campo strategie atte alla salvaguardia degli interessi dell’umanità.

La stragrande maggioranza dei trattati multilaterali a carattere universale degli ultimi 60 anni è direttamente riconducibile all’ONU. Un esempio per il loro ruolo di spicco sono i diritti dell’uomo. Presso l’ONU sono depositati oltre 550 trattati internazionali.

Dunque, qual’è il ruolo dell’ONU nel mondo oggi? Questo sarebbe sicuramente oggetto di un intenso dibattito. Prendiamo quindi questo come punto di partenza.

L’ONU non è un governo mondiale:
…Le Nazioni Unite, l’unica organizzazione che si avvicinerebbe a un governo mondiale in termini di struttura se avesse dei poteri, non sono in ogni caso un governo mondiale e non sono un tribunale mondiale indipendente. Sono un riflesso della comunità degli Stati, né più né meno. Ciò che i Paesi che sostengono l’ONU non vogliono non avverrà nemmeno all’ONU. O tali risoluzioni non si realizzano, oppure hanno il carattere di raccomandazioni non vincolanti e quindi sono sostanzialmente prive di valore. In definitiva, le Nazioni Unite riflettono le relazioni internazionali tra le potenze mondiali.

Non c’è un governo democraticamente legittimato:
Tra l’altro, l’ONU non sarebbe in alcun modo un governo democraticamente legittimato, il che solleva la questione delle radici democratiche delle Nazioni Unite in generale. In quasi nessun Paese membro delle Nazioni Unite la popolazione ha voce in capitolo.

L’unico organo delle Nazioni Unite che può prendere decisioni vincolanti ai sensi del diritto internazionale, il Consiglio di Sicurezza, è storicamente determinato da cinque Stati. Al contrario, le decisioni prese dalla comunità di tutti i Paesi organizzati nell’ONU in una votazione democratica non sono vincolanti.

Anche il Segretario generale dell’ONU António Guterres ha ammesso chiaramente, in occasione del 75° anniversario delle Nazioni Unite nel 2020: “L’ONU non è una confederazione di democrazie. Riunisce tutti i Paesi del mondo e questo porta inevitabilmente a delle contraddizioni. Inoltre, molti organismi funzionano ancora esattamente come 75 anni fa”.

Chi finanzia l’ONU?
Solo due paesi – gli Stati Uniti (22%) e la Cina (15%) – attualmente contribuiscono per più del 10% al bilancio regolare delle Nazioni Unite. Nel ciclo 2022-2024, 16 paesi hanno contribuito tra l’1 e il 10%, mentre 175 Stati membri hanno contribuito meno dell’1%.

Le Nazioni Unite in breve:
Le Nazioni Unite sono state fondate il 24 Ottobre 1945 da 51 nazioni impegnate a preservare la pace e la sicurezza collettiva grazie alla cooperazione internazionale. Oggi, praticamente, fa parte dell’ONU ogni nazione del pianeta; in totale, 193 Paesi.

Quando uno Stato diviene Membro delle Nazioni Unite, esso stabilisce di accettare gli obblighi dello Statuto ONU, un trattato internazionale che fissa i principi fondamentali delle relazioni internazionali. Secondo quanto disposto dallo Statuto, l’ONU svolge quattro funzioni: mantenere la pace e la sicurezza internazionali, sviluppare relazioni amichevoli fra le nazioni, cooperare nella risoluzione dei problemi internazionali e nella promozione del rispetto per i diritti umani, rappresentare un centro per l’armonizzazione delle diverse iniziative nazionali.

I Membri dell’ONU sono degli Stati Sovrani. Le Nazioni Unite non sono un governo mondiale e non legiferano. Esse, tuttavia, forniscono i mezzi per aiutare a risolvere i conflitti internazionali e formulano politiche appropriate su questioni di interesse comune.Alle Nazioni Unite tutti gli Stati Membri — grandi e piccoli, ricchi e poveri, con differenti visioni politiche e diversi sistemi sociali — fanno sentire la propria voce e votano in questo processo.

L’ONU ha sei organi principali.Cinque di questi — l’Assemblea Generale, il Consiglio di Sicurezza, il Consiglio Economico e Sociale, il Consiglio di Amministrazione Fiduciaria e il Segretariato — si trovano presso il Quartier Generale di New York. Il sesto, la Corte Internazionale di Giustizia, ha sede all’Aia, in Olanda.
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Quindi com'è possibile che l’ONU ha adottato, SENZA VOTAZIONE, il “Patto per il futuro”?

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato a New York il “Patto per il futuro”, che il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha descritto come un accordo storico che rappresenta un “passo avanti verso un multilateralismo più efficace, inclusivo e interconnesso”.

Il patto, volto ad affrontare le grandi sfide del XXI secolo, dai conflitti ai cambiamenti climatici e ai diritti umani, nonostante le obiezioni dell’ultimo minuto di un gruppo di Paesi guidati dalla Russia, è stato adottato senza votazione all’inizio del Summit of the Future. Arriva dopo circa nove mesi di negoziati.

”Il nostro mondo sta andando fuori strada - ha detto Guterres - abbiamo bisogno di decisioni difficili per tornare in carreggiata”.

Apparentemente innocuo, questo accordo nasconde un progetto molto più inquietante: la costruzione di una tecnocrazia globale, gestita dalle élite corporative, incaricata di controllare i rischi mondiali.Non è certo una coincidenza che il Patto sia stato finalizzato in silenzio ad agosto, lontano dagli occhi dei media e orchestrato nell’ombra dai veri artefici del potere

Dietro la maschera del “bene comune” e della “sicurezza globale”, il Patto per il Futuro è un astuto stratagemma per consolidare il controllo totale. La sua firma potrebbe segnare l’inizio di un’era in cui la dominazione tecnologica e corporativa prenderà il sopravvento, sacrificando la libertà individuale in nome della sicurezza e della stabilità globale.
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samantha

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