Dopo il rovesciamento del presidente siriano Bashar al-Assad, si è respirato un grande sollievo nell'Unione Europea. I politici hanno celebrato la fine del “regime barbaro di Assad”, mentre il parlamentare Jan Paternotte ha affermato che Assad “non mancherà mai”.
Ma la realtà nella Siria “liberata” è diversa:
Scontri feroci e coprifuoco
Dopo diversi giorni di omicidi di massa di minoranze religiose in Siria, principalmente nelle zone costiere, da parte di radicali islamisti sunniti, i media tradizionali hanno iniziato tardivamente a parlare dell'incidente (poiché gli omicidi sono in aumento e non possono più essere ignorati).
Alcuni corrispondenti stimano il numero dei morti in migliaia, per lo più alawiti ma anche cristiani siriani, mentre la Siria post-Assad si disintegra sotto la guida di Hayat Tahrir al-Sham (HTS) Jolani.
"Il bilancio delle vittime di due giorni di scontri tra le forze di sicurezza siriane e i sostenitori del deposto presidente Bashar Assad e delle successive uccisioni per vendetta è salito a più di 1.000, ha affermato sabato un gruppo di monitoraggio della guerra. "Questo è uno degli atti di violenza più mortali da quando è iniziato il conflitto siriano 14 anni fa", riporta l'Associated Press.
In alcuni casi i jihadisti, tra cui figurano sia combattenti stranieri sia membri del partito al potere HTS, si limitano a fare irruzione nelle case dei non sunniti e a massacrare intere famiglie. I terroristi non esitano a caricare i loro omicidi su Internet e in streaming live . Uomini, donne, bambini e perfino neonati vengono brutalmente assassinati.
Migliaia di soldati furono inviati nelle zone contese.
Nelle città costiere di Latakia e Tartus è stato imposto il coprifuoco.
Si segnalano anche episodi di violenza ad Aleppo e Homs.
Nel sud ci sono scontri con i drusi.
Siria nel caos
Il Paese sta sprofondando sempre più nel caos. Le riprese mostrano un cadavere trascinato per le strade da un'auto mentre la gente grida "Allahu akbar".
Dopo la caduta di Assad, l'organizzazione terroristica Hayat Tahrir al-Sham (HTS) guidata da Abu Mohammed al-Jolani prese il controllo.
Jolani è un ex terrorista dell'ISIS e di Al-Nusra e fino a poco tempo fa era nella lista dei ricercati dell'FBI.
Ma dopo le visite di dignitari americani e britannici, la taglia per la sua cattura venne improvvisamente ritirata.
Esecuzioni brutali e "Jihad moderata"
Dopo la caduta di Assad, innumerevoli video raccapriccianti sono circolati su Internet. Mostrano come le milizie siriane giustiziano a sangue freddo i presunti simpatizzanti di Assad.
Secondo i media occidentali si tratta di una “jihad moderata”.
Nel frattempo, alcuni paesi europei stanno lanciando una campagna per il rimpatrio volontario dei rifugiati siriani.