L’UE ha finanziato l’agenda radicale sull’identità di genere

Nuovo rapporto espone l'enorme finanziamento UE all'agenda radicale sull'identità di genere.

Un importante nuovo rapporto del MCC di Bruxelles ha rivelato che oltre 221 milioni di euro di fondi UE sono stati utilizzati per promuovere un programma radicale di identità di genere, promuovendo politiche controverse che minano i diritti delle donne, la tutela dei minori e la sovranità nazionale, il tutto senza un dibattito democratico significativo.

Il rapporto, "Mission Creeps: How EU Funding and Activist NGOs Captured the Gender Agenda" (La missione fa paura: come i finanziamenti dell'UE e le ONG attiviste hanno catturato l'agenda di genere), scritto dalla sociologa Ashley Frawley, è la prima indagine completa su come una piccola ma potente rete di ONG abbia plasmato la politica di genere dell'UE sotto il radar dello scrutinio pubblico.

Frank Furedi, direttore esecutivo di MCC Brussels, commentando il nuovo rapporto, ha affermato:
"Quello che stiamo osservando dalla nostra ricerca è la corruzione dei processi politici. C'è un processo bidirezionale in cui la società civile viene sistematicamente comprata per fornire legittimità all'UE, mentre l'UE diventa sempre più radicalizzata da ideologi che affermano di rappresentare la società civile. Questo è un processo politico sempre più segreto in cui il potere viene reso invisibile alla gente comune".

Il rapporto Mission Creeps è stato discusso il 17 marzo in una riunione di un gruppo di esperti che esaminava le conseguenze concrete delle politiche UE sull'identità di genere sui diritti delle donne, sulla protezione dell'infanzia e sulla democrazia.

Riepilogo dei risultati principali:

Enormi finanziamenti dell'UE per le ONG che si occupano di identità di genere:
- Negli ultimi dieci anni l'UE ha stanziato almeno 221 milioni di euro a ONG che promuovono l'ideologia dell'identità di genere.
- 40,5 milioni di euro sono stati destinati ai gruppi di difesa dei diritti delle persone transgender più radicali.
- 64,95 milioni di euro sono stati stanziati esclusivamente a ILGA in tutto il mondo, un'importante associazione per la difesa dell'identità di genere.
- Tra i principali beneficiari figurano:
- ILGA-Europe (16 milioni di euro, più 65 milioni di euro alla sua divisione internazionale)
- IGLYO (6 milioni di euro)
- Transgender Europe (TGEU) (4,6 milioni di euro)
- EuroCentralAsianLesbian*Community (6,2 milioni di euro)
- Organizzazione Intersex International Europe (1,2 milioni di euro)
- Almeno 26 milioni di euro sono stati utilizzati per finanziare la ricerca condotta da attivisti che promuove l'ideologia dell'identità di genere.

L’influenza segreta delle ONG sulla politica dell’UE:
- Gli attivisti danno forma alle leggi dell'UE: le ONG hanno svolto un ruolo diretto nella stesura delle politiche di genere dell'UE, operando spesso senza trasparenza pubblica.

- Tattiche di lobbying segrete: l'ILGA ha esortato i politici a tenere le loro attività "lontane dagli occhi del pubblico ogniqualvolta sia necessario", con oltre 1.000 candidati che hanno firmato un impegno alle elezioni europee del 2024 per sostenere questa strategia.

- Nuova strategia radicale LGBTQ: l'UE ha ufficialmente adottato una strategia che richiede l'autoidentificazione per i bambini.

Acquisizione delle politiche attraverso un ampio accesso istituzionale all’UE:
- ILGA-Europe: 42 riunioni con i Commissari, 14 consultazioni pubbliche, 16 contributi alla tabella di marcia e 10 riunioni del Parlamento europeo e 3 gruppi di esperti

- Transgender Europe: 7 riunioni dei Commissari, 8 consultazioni pubbliche.

- L'influenza di queste organizzazioni solleva preoccupazioni circa la responsabilità democratica, poiché le politiche sono sempre più dettate da attivisti non eletti piuttosto che da dibattiti nazionali aperti.

Minare le competenze nazionali:
- Le ONG utilizzano i finanziamenti dell'UE per fare pressione sui governi nazionali affinché adottino leggi sull'identità di genere, aggirando la sovranità nazionale.
- Il proposto Certificato di genitorialità dell'UE potrebbe prevalere sulle definizioni nazionali del diritto di famiglia, costringendo gli Stati membri a riconoscere le definizioni di genitorialità legale imposte da Bruxelles.
- Politiche educative influenzate senza e spesso esplicitamente contro il consenso dei genitori:
- Gli attivisti delle ONG premono affinché le transizioni di genere nei bambini siano nascoste ai genitori e, se necessario, affinché i genitori siano costretti a conformarsi attraverso i tribunali.
- I rapporti indicano che in Portogallo le scuole possono facilitare la transizione sociale dei bambini senza che i genitori ne siano a conoscenza e l'opposizione dei genitori può portare all'intervento dello Stato.
- Nonostante le preoccupazioni dei genitori, vengono implementati programmi di studio obbligatori che includano le persone LGBTQI.

La strumentalizzazione dei finanziamenti alla ricerca:
- La ricerca finanziata dall'UE viene utilizzata come strumento di advocacy per giustificare cambiamenti politici anziché per una ricerca accademica imparziale.
- Le sovvenzioni Horizon Europe finanziano progetti ideologici, tra cui:
- “Sfida al binarismo di genere” (2,4 milioni di euro)
- “MEN4DEM”, uno studio da 3 milioni di euro che tratta la mascolinità tradizionale come una minaccia alla democrazia.

Conseguenze politiche:
- Erosione dei diritti delle donne: le politiche originariamente concepite per proteggere donne e ragazze sono state rimodellate per dare priorità all'identità di genere.

- Ridefinizione dei termini giuridici: il passaggio da "violenza contro le donne" a "violenza di genere" diluisce le tutele specifiche per le donne biologiche.

- A rischio gli spazi riservati a un solo sesso: la spinta all'autoidentificazione di genere solleva preoccupazioni sulla privacy, sulla sicurezza e sull'integrità dei diritti delle donne.

Appello alla trasparenza e al controllo:
- Il rapporto chiede responsabilità democratica e sollecita l'UE a garantire che le decisioni politiche siano soggette al dibattito pubblico piuttosto che alle pressioni degli attivisti.

- È necessario un controllo più rigoroso dell'assegnazione dei finanziamenti dell'UE per evitare la cattura ideologica.

- È necessario attuare misure di salvaguardia per rispettare la sovranità nazionale, i diritti dei genitori e la sicurezza delle donne e dei bambini.
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samantha

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