In questi giorni, molti di noi vivono online, dove i contenuti generati dalle macchine hanno iniziato a inquinare Internet con disinformazione e rumore. Nelle notizie ogni giorno scopriamo cose che cambiano ciò che comprendiamo essere vero del nostro passato e accadono eventi che cambiano il corso del nostro futuro. In un momento in cui è difficile sapere di quali informazioni fidarsi, il giornalista Benj Edwards ha deliberatamente acquistato la World Book Encyclopedia come un'antidoto all'apocalisse dell'informazione.
O forse potrebbe essere utilizzato come fonte costante di informazioni offline in un mondo in cui le informazioni inaffidabili sembrano provenire da ogni parte?!
"Sono un AI reporter per Ars Technica e scrivo spesso di strumenti di intelligenza artificiale generativa che potrebbero potenzialmente inquinare i nostri spazi online (e i nostri documenti storici) con informazioni false molto convincenti. Alcune persone pensano che questi strumenti possano destabilizzare la società", ha scritto Edwards.
Perché l'informazione è mediata principalmente da un ecosistema digitale, governato da algoritmi, dove verità e fiducia sono spesso valute abusate, e la disinformazione provoca danni reali. I cattivi attori e le cattive informazioni esisteranno sempre, motivo per cui è essenziale mantenere la salute generale di quell'ecosistema, attraverso misure di fiducia e sicurezza, regolamentazione, alfabetizzazione informativa pubblica e così via.
Ora, come risultato dell'inizio di sistemi di intelligenza artificiale generativa ampiamente disponibili, il nostro mondo dell'informazione sta attraversando quello che sembra essere un momento particolarmente difficile e potenzialmente distruttivo. I chatbot hanno già diffuso cattive informazioni avanti e indietro e i proprietari di informazioni si stanno affrettando a frenare gli impatti dell'IA mentre contemporaneamente lanciano sul mercato prodotti di intelligenza artificiale generativa.
L'intelligenza artificiale presenta minacce molto reali ai nostri passaggi di informazioni, alcune delle quali, in una certa misura, sono già state realizzate. Forse Internet diventerà davvero inutilizzabile, in particolare le funzionalità di ricerca. O forse i contenuti sintetici riporteranno tutti alla barra del browser, dove invece di fidarsi delle fonti opache dei social media, ci affretteremo tutti verso specifici siti di notizie di cui ci fidiamo.
Alla fine, tuttavia, non è chiaro se saremo in grado di frenare gli impatti dell'IA generativa su tutta la linea, una volta che le principali aziende avranno finito di inserire quante più integrazioni di intelligenza artificiale possibile in un mercato impreparato. Indipendentemente da ciò, nel frattempo, potrebbe essere bello avere qualcosa di reale a cui aggrapparsi, come, ad esempio, una buona e completa Enciclopedia cartacea.
stella 1 y
Certo, i contenuti generati dall'intelligenza artificiale potrebbero trasformare Internet in un mucchio di immondizia incomprensibile e pieno di errori.