Elon Musk e X nel mirino dell'UE

Aumentano gli attacchi dell'UE contro Elon Musk e X per mancanza di censura.

Aumentano gli attacchi dell'UE contro Elon Musk e X per mancanza di censura. Per coloro che pensavano che la lotta contro i programmi basati sulla censura fosse finita, è tempo di ripensarci.

L’Unione Europea ha aspramente criticato Elon Musk per non aver rispettato le nuove regole volte a combattere le “fake news” e la propaganda russa.

X in particolare è sotto i riflettori perché accusata di essere la piattaforma con il più alto contenuto di disinformazione, con Facebook che fa solo leggermente meglio.

La commissaria europea Věra Jourová ha avvertito: “monitoreremo attentamente ciò che fate”. Se X viene ritenuto non conforme, potrebbe essere vietato in Europa, ad eccezione del Regno Unito.

Ma cosa c’è veramente dietro? Si sostiene che non si tratti solo di “disinformazione”, ma soprattutto di censura delle notizie filo-russe sul conflitto in Ucraina. Mentre YouTube ha già cancellato più di 400 canali associati a notizie filo-russe, Google ha tagliato quasi 300 collegamenti a siti web di “propaganda” finanziati dallo stato.

È ovvio che le prospettive russe sono completamente bloccate. Lo Stato costringe le piattaforme a censurare le informazioni che non si adattano alla narrativa desiderata, rendendo sempre più labile il confine tra libertà di espressione e propaganda.

A ciò si aggiungono le notizie negative su Elon Musk in relazione a Starlink e al conflitto in Ucraina.

Si intensificano gli attacchi alla libertà di espressione!
La domanda sorge spontanea: la libertà di espressione è in pericolo?


delfino

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