#diecisecondi di #palpeggiamento, non costituiscono reato.
Secondo i giudici “quanto accaduto non costituisce reato” perché è durato meno di dieci secondi.
La rabbia dei giovani #italiani in particolare è stata provocata dalla decisione del #tribunale di assolvere un sovrintendente scolastico dall'accusa di comportamento inappropriato nei confronti di un'adolescente, con l'argomento che "è durato poco".

Dopo la sentenza del tribunale, "palpata breve" (breve tocco) e l'hashtag #10secondi hanno invaso i social media, insieme a video di italiani che si toccano silenziosamente i #genitali in segno di forte protesta.

I #video sono particolarmente confusi per lo spettatore, ma questo è anche l'obiettivo, in modo che la durata di dieci secondi in tali situazioni possa essere percepita.

"Questa decisione è scandalosa. La durata delle molestie non dovrebbe diminuirne la gravità", ha scritto un utente. Mentre un secondo chiedeva: "Chi decide che #diecisecondi non sono tanti? Chi conta i secondi mentre viene molestato?'

"I giudici hanno deciso che stava scherzando? Per me non è stato affatto divertente", ha detto il 17enne al Corriere della Sera.

“Mi ha afferrato per il sedere, poi mi ha tirato dolorosamente. Questo non è il modo per un vecchio di "scherzare" con un'adolescente. Quei pochi secondi sono stati più che sufficienti per farmi sentire le sue mani addosso", ha aggiunto la vittima che racconta di essere stata doppiamente tradita, sia dalla scuola che dalla giustizia.

Esprime il suo timore che la decisione dei giudici incoraggi un simile comportamento da parte degli uomini, mentre scoraggerà la loro denuncia da parte delle vittime.

https://reale.one/video/Diecisecondi.mp4