La Russia affama il mondo

La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina ha aggravato la crisi della sicurezza alimentare globale.

Al Vertice delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari, il presidente Meloni ha confermato l’accusa dell’Occidente alla Russia: “La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina ha aggravato l’insicurezza alimentare di molte nazioni africane, ha avuto un forte impatto sulla distribuzione dei cereali in tutto il mondo aggravando la crisi della sicurezza alimentare globale”.

Questa sarebbe la causa del fatto che il 30% dell’umanità, 2,4 miliardi di persone, non ha accesso a un’alimentazione adeguata, che oltre 700 milioni di persone (secondo stime ufficiali per difetto) sono affette da sottoalimentazione cronica, ossia condannate a morte prematura per fame.

Quali siano le vere cause lo indicano gli stessi dati della Banca Mondiale: mentre i prezzi all’ingrosso dei prodotti agricoli e dei cereali sono calati rispettivamente del 4% e del 12% in un anno, i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati in tutto il mondo, spesso del 10% o più, colpendo soprattutto i paesi a basso reddito. Quali siano le vere cause della fame lo dimostra il crescente fenomeno del “land grabbing”: l’accaparramento di terre arabili in Africa e altre regioni da parte di grandi gruppi speculativi. Gli stessi che speculano su tutte le materie prime, compresi i cereali: alla Borsa Merci di Chicago si stipulano ogni giorno oltre 6 milioni di contratti di compra-vendita di materie prime a fini speculativi.

L’accusa alla Russia di affamare l’Africa perché blocca l’invio di grano ucraino cade di fronte al fatto che quasi tutto il grano inviato dall’Ucraina è andato ai Paesi dell’Unione Europea, non alle nazioni più povere, alle quali sono state inviate solo due navi su 87. Al Secondo Summit Russia-Africa è stato annunciato che la Russia ha esportato l’anno scorso oltre 11 milioni di tonnellate di grano in Africa e quasi 10 milioni di tonnellate nei primi sei mesi del 2023. Tutto questo è avvenuto nonostante le sanzioni illegali imposte alle esportazioni russe. Nei prossimi mesi la Russia fornirà 50.000 tonnellate di grano ciascuno a Burkina Faso, Zimbabwe, Mali, Somalia, Repubblica Centrafricana ed Eritrea, consegnate a costo zero.


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