Novel food: Insetti alla bolognese.
#insetti alla #bolognese per i #bambini di quattro #scuole #primarie: il primo progetto #novel #food.
Addio, #crocchette e #patatine di #pollo, #grilli domestici e lombrichi stanno per arrivare nelle #mense di quattro scuole primarie del Galles.
Parte il primo progetto denominato “Novel food” con l'obiettivo di sostituire le vecchie abitudini con #pasti a base di insetti.
Ai bambini dai 5 agli 11 anni verrà proposta una "bolognese" a base di insetti e #proteine #vegetali, per invogliare bambini e genitori a rinunciare alla #carne. Il progetto, guidato da professori dell’Università di Cardiff e dell’Università dell’Inghilterra occidentale (UWE Bristol), coinvolgerà anche i bambini delle scuole primarie per scoprire il loro atteggiamento nei confronti delle questioni ambientali e come questi si traducono in opinioni sul cibo che mangiano.
È già qui!
Esclusiva dal #brasile: Firmato #agenda #2030
#pollo finto, #carne finta, #polpette finte, #crocchette finte, tutto #finto, tutto #chimico.
Mangerai questa carne finta firmata #klausschwab
Prossima versione, #insetti.
Il #presidente della Repubblica #sergio #mattarella ha ricevuto il fondatore di #microsoft #bill #gates al #quirinale. Tutto chiaro vero ?
Niente li ferma
Questa mattina all'alba nella città di #fulda, a #430 km da #berlino.
Ovviamente i #media vi nasconderanno ancora che Berlino è già #paralizzata da ieri sera.
Protesta nazionale del 22 GENNAIO 2024
Italia: Per l’imminente #protesta #nazionale del #22 #gennaio degli #agricoltori, #allevatori e #camionisti e altre categorie #produttive veramente #incazzate, potrebbero verificarsi #carenza di #benzina, #diesel e #cibo dai #scaffali dei #supermercati!
Meglio fare #scorta!
Linee guida #oms su #trans. De Mari: «Obiettivo è sottomettere i più giovani»
Per contrastare iniziative che avranno ricadute globali, come le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla transizione di genere per i minori, le petizioni come quella di Pro Vita & Famiglia sono «l’unica arma che abbiamo» assieme al voto. Ad affermarlo è la #dottoressa Silvana #de_mari, #medico e #scrittore, che scorge facilmente in tali linee guida la loro natura manipolativa e “orwelliana”: l’obiettivo è infatti confondere le idee ai più #piccoli per rafforzare il potere quando saranno grandi.
Dottoressa De Mari, ritiene che le linee guida dell’Oms sulla #transizione di genere dei #minori rappresentino una svolta epocale?
«È un cambiamento di una gravità assoluta. In passato, molti #insegnanti hanno eseguito ordini di regimi totalitari, imponendo ai loro allievi #obblighi #inutili e #dannosi. In tempi recenti, anche le #mascherine e i #vaccini prescritti in età scolare sono stati inutili e #pericolosi. Adesso, il nuovo assurdo #ordine consiste nel confondere le idee ai più piccoli, dicendo loro il #falso. Far credere a un bambino ancora in via di formazione nella sua identità #sessuale, che potrebbe anche essere una bambina nel corpo di un maschio, è un’incredibile bestialità. Chiunque dovrebbe avere ben chiaro che non potrà mai esistere un uomo nel corpo di una donna o viceversa. Tutte le nostre cellule sono XX o XY, quindi può esserci soltanto un disturbo dissociativo della realtà per arrivare a rifiutare il proprio sesso biologico. In altre parole, si propone ai bambini un disturbo dissociativo e questa è una cosa di una gravità spaventosa».
Che obiettivo hanno, secondo lei, le linee guida dell’Oms?
«Alcuni di questi bambini rimarranno confusi: mi riferisco a coloro i quali sono ancora indietro nel loro processo di auto-identificazione, che molti raggiungono soltanto con la #pubertà, ovvero con la #maturità sessuale. Con la pubertà, solitamente questa incertezza scompare. Eppure, c’è chi prescrive dei #farmaci che bloccano lo sviluppo dei genitali e persino del #cervello a pazienti ancora bambini. Si arriva a terrificanti interventi di castrazione, inoltre le persone che si sottopongono a transizione moltiplicano il loro rischio di #suicidio. Perché, dunque, questo gioco al massacro? Di certo, coloro che propongono tutto questo non amano l’umanità… Attenzione, però: tra gli zero e gli otto anni, se si fa credere a un bambino che un uomo può anche diventare donna o viceversa, lo si rende incapace di conoscere la realtà. In 1984, George #orwell narrava del partito che faceva credere che due più due fa cinque: inculcare una percezione sbagliata della realtà non serve soltanto a generare un #disturbo dissociativo ma soprattutto a fare in maniera che le persone non si fidino più delle proprie percezioni della #realtà ma soltanto di quelle dell’autorità, quale può essere, ad esempio, la maestra che afferma che un bambino può essere anche una bambina».
Se si guarda la composizione della Commissione che ha emanato le linee guida, si rimane colpiti per l’assenza di contraddittorio al suo interno e per la sua omogeneità ideologica: alla luce di ciò, l’Oms può ancora ancora dirsi un organismo #scientifico?
«Non lo è mai stato! Mi viene in mente un libro molto interessante, che si intitola La guerra del #gender. L’autrice [Dale O’Leary, ndr] è un ex giornalista che ha smesso il suo lavoro per occuparsi della famiglia. Ebbene, un giorno i suoi #figli tornarono da scuola dicendo che la maestra aveva insegnato loro che un bambino poteva essere una bambina. Da quel momento, lei ha cominciato a documentarsi e si è resa conto di tutto il giro di #denaro che c’è dietro questa pratica. Partì tutto dalla conferenza di Pechino del 1995, dove sedicenti esperti, medici, sociologi ma, soprattutto psicologi propagandarono le #assurdità di cui stiamo parlando. Per partecipare a questi summit bisogna pagare quote d’ingresso di decine di migliaia di dollari, quindi non può andarvi chiunque. In questa e in altre #conferenze #globali come quella del Cairo, le conclusioni tirate fuori da questi sedicenti esperti, che rappresentano lo 0,0000000001 per mille della popolazione diventano poi le linee guida dell’Oms, dell’Unione Europea e di tanti altri organismi sovranazionali, antidemocratici per definizione. Presentandosi costoro come esperti, cioè come tecnici, non c’è bisogno di nessun contraddittorio. Non è una scelta politica, quindi ma una scelta tecnica».
Che ruolo possono svolgere, dunque, iniziative come la petizione di Pro Vita & Famiglia nel contrasto a queste derive pseudo-scientifiche?
«Iniziative come quella della vostra onlus sono l’unica arma che abbiamo, assieme al voto. Sarebbe importante, quindi, mettere insieme un gruppo di #parlamentari o #politici e fargli arrivare questo messaggio».
https://www.provitaefamiglia.i....t/blog/linee-guida-o
Amazon vuole che tu inizi a pagare per Alexa
Secondo quanto riferito, il colosso della vendita al dettaglio sta lavorando su un' #intelligenza #artificiale #alexa potenziata e vuole addebitare un #abbonamento. A quanto pare è già un disastro.
Più di 75 milioni di persone utilizzano Alexa, ma per gli standard di Amazon il servizio è un #fallimento totale. Il problema è che Alexa non guadagna nulla e il servizio consuma enormemente le risorse aziendali. A quanto pare, Amazon ha un piano disperato per salvare il suo #assistente #digitale potenziandolo con l'intelligenza artificiale e facendoti #pagare il privilegio di usarlo, ma le cose non sembrano andare bene.
Secondo un rapporto apparso giovedì su Business Insider, la nuova Alexa segreta funziona a malapena grazie all’intelligenza artificiale allucinante e alla #tecnologia non funzionante. Apparentemente ciò ha scatenato tensioni politiche all’interno dell’azienda, soprattutto perché molti dipendenti di Amazon non credono che le persone siano disposte a pagare.
Il nuovo servizio si chiama provvisoriamente “Alexa Plus” e ha anche una data di lancio fissata per il 30 giugno, ha riferito Business Insider. Sembra che la scadenza sarà difficile da rispettare.
Amazon sta testando la tecnologia di base, chiamata stupidamente "Remarkable Alexa", con 15.000 clienti. I dipendenti che hanno parlato con BI hanno affermato che i test dimostrano che #remarkable_alexa è bravissimo a conversare e pessimo nel fare qualsiasi cosa utile.
La nuova Alexa fornisce risposte estremamente lunghe e spesso imprecise, ha affermato BI, e ha difficoltà con richieste più complicate che richiedono la gestione di più servizi (ad esempio giocare a " Paranoid Android " e spegnere le luci).
Questa iniziativa potenzialmente destinata a #fallire fin dall’inizio è una risposta alla crescente pressione per creare scalpore nel nascente business dell’intelligenza artificiale. #google, #apple e Amazon hanno speso miliardi di dollari per sviluppare assistenti intelligenti, una tecnologia che avrebbe dovuto essere il futuro dell’informatica. Anni dopo, quel progetto non riuscì a generare entrate significative. La Silicon Valley generalmente considera Alexa, Google Assistant e Siri come #investimenti #sbagliati, e i team che lavorano sugli altoparlanti intelligenti sono stati particolarmente colpiti da licenziamenti e tagli al budget negli ultimi anni. Dopo aver fatto tanto parlare di loro, l’industria tecnologica non vuole lasciarli andare.
Amazon ha sviluppato i propri modelli di intelligenza artificiale per competere con i #chatgpt del mondo, che l'azienda chiama Q, e secondo quanto riferito ha modelli ancora più ambiziosi in fase di sviluppo. Aggiungere l’intelligenza artificiale agli assistenti digitali è un gioco da ragazzi, e se Amazon riesce a farlo in un modo che trasformi anche Alexa in una fonte di guadagno, risolverebbe una serie di grossi grattacapi. Se il piano non funzionasse, tuttavia, potrebbe portare Alexa un passo più vicino alla tomba.
https://gizmodo.com/amazon-wan....ts-you-to-pay-for-al