Zelenskyj promuove la “pace attraverso le minacce” e parla dell’opzione delle armi nucleari:
Il presidente #ucraino Volodymyr #zelenskyj, in un incontro con i capi di Stato e di #governo degli Stati membri dell'Unione europea, ha promosso il suo piano per costringere la Russia a raggiungere la pace attraverso le minacce e ha fatto riferimento all'opzione delle armi nucleari.
Zelenskyj ha sottolineato che paesi come Germania, Francia, Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti dovrebbero posizionare #missili in Ucraina per costringere la #russia a negoziare la #pace o a distruggere obiettivi militari. Tuttavia, il cancelliere Olaf #scholz rifiuta la consegna di sistemi d’ #arma a lungo raggio e un rapido invito della #nato all’Ucraina.
Scholz e gli USA temono un inasprimento del #conflitto, mentre i paesi nordici e dell’Europa orientale esercitano la massima pressione. Zelenskyj ha avvertito che l’Ucraina potrebbe reintrodurre le armi #nucleari se non diventerà membro della NATO. La Russia e il primo ministro ungherese Viktor #orban hanno criticato aspramente il piano di Zelenskyj, mentre il presidente lituano Gitanas Nauseda ha messo in guardia contro ogni esitazione.
La Russia ha già detto mercoledì che il piano di Zelenskyj non spiega in nessuno dei suoi punti come intende risolvere il conflitto, ma cerca piuttosto di trascinare gli alleati #occidentali ancora più a fondo nella guerra. Critiche arrivano anche dal primo ministro ungherese Viktor Orban, che ha definito spaventoso il piano ucraino e ha invocato una #strategia di pace e non di guerra. Il presidente lituano Gitanas Nauseda ha risposto: “La nostra esitazione è la via più diretta verso l’escalation”. Questo è il momento peggiore per avviare i negoziati perché la Russia attualmente si sente la parte più forte.
Dopo la sua visita al vertice #ue di #bruxelles, Zelenskyj ha voluto incontrare anche i ministri della Difesa dei paesi della NATO. Attualmente nella capitale belga si terrà un incontro autunnale di due giorni, che verterà anche sulla guerra in Ucraina. Nel frattempo i capi di Stato e di governo dei Paesi dell'UE hanno avviato i colloqui sulle questioni di politica migratoria e sulla situazione in Medio Oriente.
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