I residenti di Venezia protestano mentre la città avvia il sistema di tariffazione dei visitatori. I residenti: "Non siamo allo zoo":
A #venezia è entrato in vigore un #biglietto d' #ingresso a lungo discusso per gli #escursionisti giornalieri. È sufficiente pagare i famosi 5 euro e hai il via libera. Ma solo un decimo dei #turisti in #visita ha pagato. Gli altri sono i cosiddetti «esenti»: persone cioè che risiedono in Veneto oppure turisti con la #prenotazione alberghiera, che godono di una speciale entrata gratuita. Tanti altri visitatori sono sbarcati dai treni o dagli autobus e hanno eluso i controlli prendendo calli secondarie. Oppure rifiutandosi semplicemente di esibire il codice ai controllori: circa 200, per lo più giovanissimi precari, che non appartenendo a forze dell’ordine non hanno nessuna autorità per chiedere i documenti. Il risultato è stato un piazzale della stazione che pareva un manicomio, strapieno di gente che non sapeva dove andare, #controllori che si prendevano la loro dose di insulti e turisti che si chiedevano in che girone del purgatorio fossero capitati.
Inoltre, mezzo migliaio di #residenti si è dato appuntamento per #manifestare contro il #ticket. «Questa città non è uno zoo e noi non siamo comparse nel supermarket turistico del sindaco Brugnaro» grida indignato al megafono Ruggero Tallon, del comitato No Navi. «A Venezia ci sono 2 mila case vuote – continua Federica Toninelli dell’Asc, l’Assemblea Sociale per la Casa -. Il ticket serve solo a far finta che si stia facendo qualcosa. Il turismo di massa si contrasta offrendo queste case e relativi servizi a chi vorrebbe continuare a vivere a Venezia. Bisogna combattere le locazioni turistiche selvagge che stanno svuotando la città e il proliferare di alberghi. Tutte cose che il sindaco si guarda bene dal fare». Non manca qualche frecciatina al Pd, che non ha aderito alla manifestazione per partecipare a quelle istituzionali del 25 aprile. «Noi invece la resistenza più che commemorarla preferiamo farla!” ha sottolineato Federica Toninelli.
Respinto il tentativo di entrare in corteo nel piazzale della stazione da un cordone di #poliziotti in assetto antisommossa, i manifestanti hanno raggiunto campo Santa Margherita a ritmo di musica «per rallegrare la città a cui Brugnaro vorrebbe fare il funerale». «Stiamo preparando un ricorso al Tar contro questo provvedimento medioevale – ha spiegato Andreina Zitelli di Ambiente Venezia che ha passato mezza mattinata in stazione a spiegare in inglese ai turisti che potevano tirare dritti, senza dare credito ai supposti controllori.
Il ticket viola il principio di #libera #circolazione ed è violazione dei diritti anche l’obbligo da parte dei residenti veneziani di dimostrare il loro status». «Questo provvedimento è solo fumo negli occhi – ha commentato il consigliere di opposizione Gianfranco Bettin, Europa Verde. Il comune è stato messo sotto accusa dall’Unesco per la mancata gestione del turismo e questo ticket serve solo a far credere che siano facendo qualcosa. Intanto, l’amministrazione lascia in sospeso l’emendamento Pellicani che consentirebbe al comune di intervenire sulla concessione di locazioni turistiche, limitandole».
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